sabato 28 aprile 2018

Blogtour & Recensione: Il nomade - Jane Harvey-Berrick. Ambientazione


Buongiorno cari Lettori Accaniti! 
Oggi abbiamo una grande sorpresa per voi, poiché ospiteremo la sesta tappa del Blogtour del nuovo romanzo di Jane Harvey-Berrick, "Il nomade", edito Delrai Edizioni.
Approfondiremo insieme l'ambiente del ciclo e potrete scoprire la mia opinione sul libro.
Curiosi? Non vi resta che rimanere fino alla fine con noi per saperne di più!



Titolo: Il nomade
Autore: Jane Harvey-Berrick
Genere: Contemporary Romance
Editore: Delrai Edizioni
Serie: The Traveling #3
Pagine: 400
Prezzo: 4,99 (ebook)
           16,50 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 23 Aprile 2018


Tucker McCoy è uno stuntman, il pericolo è il suo mestiere. La vita nomade è l’unica che ha sempre conosciuto e la sua esistenza si alterna tra viaggi, esibizioni e donne, tante donne. Ha per tutti un sorriso e una battuta divertente, non si lascia mai scoraggiare dalle difficoltà, apprezzando ogni cosa per come viene. 
Quando conosce la sorella di Kestrel, il suo migliore amico, non ha idea di dove lo porterà il coinvolgimento emotivo che lo lega a lei. Tera Hawkins è la figlia del senatore, una donna ricca, elegante e piena di talento, che può aspirare a uomini diversi rispetto a lui, con posizioni sociali ben più in vista. Ma lei, TC, è rimasta affascinata dall’animo di Tucker e dai suoi mille talenti, nonché dal suo fascino.

Tutto ha inizio con una notte soltanto, in cui i due si promettono un’avventura indimenticabile di passione, ma spesso l’amore unisce le differenze fino ad annullarle. Come potrà un sentimento così totale e assoluto sopravvivere alla diversità di prospettive future e di stili di vita? 

The Traveling Series:
1. Il viandante (recensione)
2. La viandante (recensione)
3. Il nomade
4. Carnival


Adoro la tappa che mi è stata affidata per questo blogtour. Trattare  il tema dell'ambientazione è per me un onore, poiché ho adorato il mondo circense in cui Jane mi ha trascinata e, soprattutto, è stata la prima volta che mi è capitato di leggere qualcosa sul circo. E lasciatemelo dire, se tutti i libri sul circo sono belli anche solo la metà di quelli di Jane... per me è finita!
Ma torniamo a noi. Cosa è il circo per i personaggi della nostra Jane?

Il circo è un luogo pieno di magia, è un posto dove tutto può succedere, anche l'impossibile. Ma, a dire la verità, il circo è anche più di questo.
Per Tucker il circo è tutto, è la sua stessa vita. È quel luogo che l'ha accolto quando tutto era ormai perduto. È quel luogo che gli ha dato un nuovo proposito quando vagava senza una meta.
È quel luogo che gli ha ridato la cosa più importante della sua vita: una famiglia.
Citando direttamente Ollo, il circo è quel luogo «dove accadono magie e... i sogni diventano realtà».
Tucker ama il circo più di qualsiasi altra cosa al mondo, è il luogo dove si sente al sicuro, è qualcosa da poter chiamare casa, anche se non si trova mai nello stesso posto per più di qualche settimana. È il luogo dove, finalmente, può essere felice e tenere lontano il passato che l'ha fatto soffrire troppo.
E anche se ne "Il nomade" l'ambiente del circo non è stato presente come lo avevamo visto nella storia di Kestrel ed Aimee, era possibile percepirlo in ogni parola di Tucker, in ogni suo pensiero, in quel suo affettuoso modo di parlare dei suoi "fratelli", della sua "famiglia", quella stessa famiglia che l'ha accolto a braccia aperte quando nessun altro era disposto a farlo.
Perché una volta entrati a far parte del circo, non si può uscirne più. Ti entra dentro, ti lega a sé e ti dà, giorno per giorno, un motivo per andare avanti.

Questo è quello che il mondo di Jane mi ha trasmesso, questo senso di unità e amore così forte che niente e nessuno potrà mai spezzare, e, probabilmente, la prossima volta che andrò a guardare uno spettacolo al circo vedrò tutto con occhi diversi, con quel pizzico di magia in più che solo Jane poteva donarmi.


recensione

Ed eccoci finalmente qui, per parlare di ciò che mi ha trasmesso questo romanzo.
Dopo aver letto "Il viandante" e "La viandante" credevo di essere pronta a questo nuovo romanzo di Jane, eppure sono stata un'illusa. Avrei dovuto sapere che Tucker, col suo modo di fare diretto e canzonatorio, mi avrebbe totalmente conquistata.
Conosciamo tutti chi è Tucker McCoy, uno dei tre stuntman degli Hawkins' Daredevils, sciupafemmine e, in particolar modo, riluttante a parlare del proprio passato.
Il romanzo si apre col suo incontro con Tera, figlia del senatore Hawkins, sorellastra di Kestrel, nonché migliore amico o meglio "fratello" di Tucker. Entrambi sono attratti l'uno dall'altra ma Tera, timida, non riesce a lasciarsi andare completamente.
Passa del tempo prima che si incontrino nuovamente ma, per Tera, stavolta qualcosa è cambiato: vuole Tucker, a tutti i costi.
Nonostante conosca i suoi trascorsi con le donne, e sebbene Tucker cerchi di resisterle in tutti i modi per rispetto nei confronti di Kes, Tera è decisa ad averlo, anche solo per una notte, perché il desiderio che prova per lui è troppo forte. Entrambi cedono alla passione, portandoli a vivere la notte migliore della loro vita.
Quello sarebbe stato un ricordo che mi sarei portato nella tomba: la ruota panoramica, le stelle, Tera che ansimava su di me e l’improvvisa, terrificante, consapevolezza che amavo quella donna incredibile e priva di paura. Non c’erano più dubbi. Avevo provato sempre più insistentemente a non lasciar avvicinare più nessuno a me, ma lei c’era riuscita comunque. Tera mi possedeva completamente, tanto nel corpo, quanto nell’anima, e non c’era niente che potessi fare per cambiare le cose.

Ma così velocemente questo legame si è formato, altrettanto in fretta Tucker decide di interromperlo, poiché qualcuno del suo passato torna improvvisamente nella sua vita.
Improvvisamente Tucker è costretto a partire per tornare nell'ultimo luogo in cui avrebbe voluto andare, quel luogo che non vede da 12 anni: casa sua.
Per Tucker il Tennessee è stato solo il luogo che l'ha costretto a vivere un'infanzia terribile, con una madre assente, un patrigno violento e dei fratellastri odiosi. L'unica persona che contava, per lui, era Renee, almeno finché anche lei non l'ha tradito.
Niente, di quel luogo, può essere considerato casa per lui. La sua casa, la sua vita adesso è il circo.
Quando Tera scopre il motivo dell'improvvisa assenza di Tucker decide di seguirlo per potergli stare vicina. Riusciranno a non cedere alla passione?
«Scappi sempre, vero, Tucker?»
Anche se avevo lo stomaco sottosopra, le sorrisi e le feci l'occhiolino.
«È il modo migliore per non farsi catturare.»

Tucker e Tera sono una l'opposto dell'altro. Nessuno si aspetterebbe di vederli assieme, eppure, si sa, gli opposti si attraggono. Per Tucker, Tera è un qualcosa di completamente diverso rispetto a tutte le altre donne che ha avuto nella sua vita e questo lo incuriosisce e allo stesso tempo lo eccita.
Tera, d'altro canto, riesce a vedere in Tucker qualcosa di più, qualcosa che forse lui non è neanche in grado di vedere.
Quando ho iniziato a leggere questo romanzo ero un po' scettica, mi dicevo che le differenze tra questi due personaggi erano troppe, in particolare a causa dei luoghi da cui provenivano. Ma Jane è stata bravissima, ha costruito una storia impeccabile e, piano piano, ha abbattuto le difese di entrambi i protagonisti, ha sviscerato le loro emozioni e le ha messe a disposizione del lettore.
E così, nel bel mezzo della lettura, mi sono ritrovata davanti alle paure di Tucker, alla sua lealtà verso la famiglia, al suo voler a tutti i costi fare la cosa giusta per sé, per gli altri, per Tera. Ho visto l'amore nascere tra loro e venire continuamente calpestato, insultato, denigrato da chi non riesce a comprendere a fondo questo loro legame che trascende la distanza, le differenze sociali, i soldi e tutto il resto.
Perché quando nasce un sentimento puro come quello tra Tucker e Tera, si combatte con i denti, con la vita, con tutto ciò che si ha per difenderlo.
Ho davvero amato la lettura di questo romanzo, Jane non delude mai e ora sono ancora più curiosa di leggere il romanzo su Zef, sicura che dovrò fare spazio nel mio piccolo cuore anche per lui!
«Forse avevo pensato che il destino o la vita o la mia dannata famiglia mi avevano buttato tanta merda addosso e avrebbero continuato a farlo. Io però avrei sorriso. Avrei continuato a sorridere finché le mie labbra non si fossero spezzate, in modo da far sapere a tutti che non mi avrebbero mai sconfitto.»
«Posso capirti» disse lei dolcemente. «La prima volta che ti ho visto davanti al falò, stavi ridendo. Ovunque tu vada, la gente sorride. Mi ricordo di aver pensato: Oh, quello è lui, è Tucker, il sorridente Tucker McCoy.»
Si interruppe.
«Non devi sorridere per me, Tucker. Non devi farlo se non ne hai voglia.»

Mi è stato chiesto, inoltre, di descrivere questo romanzo con una parola. Quando l'ho saputo ammetto di aver provato un pizzico di ansia, perché volevo riuscire a trovare qualcosa che potesse esprimere al meglio il libro. In realtà, è stata una cosa abbastanza naturale, è una parola che mi è spuntata in testa appena terminato il romanzo:

CORAGGIO.

Coraggio perché Tucker è uno dei personaggi più coraggiosi che io abbia mai conosciuto. È mancato da casa per 12 anni, durante i quali non ha avuto nessun contatto con la sua famiglia, e dopo aver ricevuto quella terribile notizia ha mollato tutto per tornare in Tennessee. Non è da tutti riuscire a guardarsi indietro, fissare negli occhi i propri demoni, le persone che lo hanno ferito più di chiunque altro al mondo. Eppure lui ci è riuscito.
Così come è stato coraggioso quando ha fatto valere se stesso contro chi non lo voleva vicino a Tera, fregandosene di chi cercava di ostacolarlo e vivendo quel sentimento che stava nascendo tra loro.
Coraggio perché, pur rischiando di mettere in pericolo la sua grande amicizia con Kes, ha deciso di non privarsi della possibilità di amare.
Anche Tera è un personaggio coraggioso. Ha messo in discussione tutto ciò che i suoi genitori le avevano insegnato. Ha avuto tutto dalla vita eppure ha scelto la strada più difficile.
Si è lasciata andare ai suoi sentimenti e ha vissuto amando ed essendo amata, senza curarsi delle conseguenze. È riuscita, finalmente, a prendere una posizione e a fare ciò che è meglio per sé e non ciò che gli altri hanno deciso per lei.

Spero di avervi convinta, con queste mie parole, a leggere questo romanzo. Non ve ne pentirete, parola mia! Noi ci vediamo alla prossima recensione. La vostra,
 


«Troverò sempre un modo per tornare da te. Sempre.»


VOTO:
1/2


E questo è tutto, miei cari lettori!
Vi lascio il calendario dell'evento per poter recuperare le tappe del blogtour e scoprire, in ogni sua parte, tutto ciò che c'è da sapere su questo libro.


Come sempre, se non volete perdervi le nostre novità diventate lettori fissi del nostro blog cliccando sul tasto Segui in alto a sinistra e fateci sapere con un commento quaggiù cosa ne pensate di questa serie.
Alla prossima!
XOXO

2 commenti:

  1. Ciao Chiara, questa serie mi piace molto, riesce a trasmettere grandi emozioni... :)

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    1. Anche a me trasmette tantissimo! Amo la Berrick:)

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