venerdì 5 maggio 2017

Recensione: Tu che colori la mia ombra - Elle Eloise


Titolo: Tu che colori la mia ombra
Autore: Elle Eloise 
Genere: New Adult 
Editore: Delrai Edizioni 
Pagine: 306 
Prezzo: 2,99 (ebook) 
9,91 (cartaceo ed. economica) 
16,50 (cartaceo deluxe) 
Data di pubblicazione: 01 Marzo 2017

Serie How to disappear completely:
1. Apri gli occhi e comincia ad amare (recensione qui)
2. Tu che colori la mia ombra
3. Il tuo sorriso controvento

Quando Paolo torna a casa, in Italia, ad attenderlo c’è la solita vita: appartamento, famiglia, università, amici. Ogni cosa al proprio posto, tranne se stesso. Il momento di andare avanti è arrivato, ma chiudere col passato sembra ancora impossibile. Il vuoto interiore che la mancanza ha creato quasi lo soffoca e i colori sbiadiscono di fronte al ricordo che, sottile, affligge i suoi incubi. L’improvvisa comparsa di Noemi Rizzo lo catapulta indietro nel tempo, a quando una ragazzina dai capelli rossi faceva di tutto per attirare la sua attenzione. Selvaggia e coraggiosa, sempre sorridente, lei si insinua nella sua routine e Paolo ha la sensazione che il sole stia tornando a far capolino tra il velo di grigiore. C’è qualcosa in lei che gli fa credere di poter tornare a guardare se stesso con occhi nuovi, qualcosa che non lo fa cedere, ma che lo sprona a lottare contro tutto ciò che non vorrebbe mai diventare. E d’improvviso l’attrazione esplode. 

Amore è l’avvicendarsi di tempesta e sereno nel secondo romanzo autoconclusivo della serie How to disappear completely. Le nuvole si addensano all’orizzonte e due personalità differenti si incontrano per creare un arcobaleno di colori chiamato speranza.
Attenzione: Questo romanzo crea dipendenza. 



Finalmente sono qui a parlarvi di "Tu che colori la mia ombra", il seguito di "Apri gli occhi e comincia ad amare", con protagonisti Paolo e Noemi.
Il romanzo comincia proprio dove il precedente ci aveva lasciati: Paolo e i suoi amici stanno tornando in Italia, senza Sara.
Per Paolo è un brutto colpo. Dover dire addio alla sua migliore amica, la ragazza per la quale credeva di provare qualcosa e l'ultimo legame che aveva con Monica, la sua ex ragazza morta in quel terribile incidente.
Ho perso qualcosa a Sankt Jacob, ma che io sia dannato se capisco che cosa sia, se la mia migliore amica o la donna della mia vita. Ne ho già persa una un anno fa e sono sicuro di aver perso qualcuno di importante anche oggi: quando sarò mai abbastanza sveglio da accorgermi del valore delle cose prima di perderle?


Adesso Paolo è alla deriva, vive nel suo dolore della quale pensa di non potersene liberare mai.
Ma ecco che all'improvviso, dopo una visita nella vecchia casa che l'ha visto crescere e diventare l'uomo che conosciamo oggi, fa un incontro con una parte del suo passato che ormai sembrava concluso: Noemi Rizzo.
Noemi è una ragazza di qualche anno più piccola di lui che viveva nel suo stesso palazzo. Quando era solo una ragazzina aveva un'incredibile cotta per lui e cercava sempre di attirare la sua attenzione con vestitini succinti e trucco troppo pesante per una bambina della sua età. All'improvviso, però, Noemi è cambiata e da ragazzina appariscente ha cominciato invece a cercare l'anonimato, sperando di essere notata il meno possibile.
Adesso Noemi è una donna, bella come non l'aveva mai vista e soprattutto senza una casa, dopo aver lasciato l'appartamento che condivideva con il suo ormai ex ragazzo, beccato a tradirla con un'altra.
Dopo il cambiamento di Noemi la simpatia tra i due non è di certo stata presente e per questo motivo entrambi si sentono a disagio l'uno con l'altra.
È pura energia. È vento. È sole. È acqua scrosciante. È la tempesta che si abbatte su di me. Sento che potrei perdermi davvero dentro di lui, nella sua bocca, nei suoi occhi, nelle sue mani, ma so che lui mi ritroverebbe e saprebbe come riportarmi indietro.

Ma quando Noemi si trasferisce nell'appartamento che Paolo condivide con i suoi amici, occupando la stanza che un tempo apparteneva a Sara, le cose tra i due cambiano. I toni si fanno leggermente più civili, le litigate più rade... l'amicizia cresce e con essa anche una strana attrazione.
Paolo però non è pronto ad una cosa del genere, i demoni del suo passato, sotto le spoglie di suo padre, continuano a tormentarlo e solo Noemi riuscirà a riportare un po' di colore nella sua triste vita.
Così come mi era successo per la storia di Sara ed Isaak, Elle Eloise è riuscita a farmi sentire ogni singola parola di questo romanzo e non ho potuto fare a meno di amarlo. Non so come faccia quest'autrice, ma potrebbe scrivere di tutto, anche una banalissima lista e per me diventerebbe la cosa più bella mai letta in vita mia.
«Prima giravo in circolo... come un pesce rosso intrappolato in un'ampolla, ha presente? O come quando si sogna di correre senza riuscire ad andare avanti. Poi finalmente Noemi mi ha liberato, mostrandomi che oltre l'ampolla c'è tutto un mondo intorno che non conoscevo e che è affascinante. Con lei mi sento come se avessi smesso di girare a vuoto e avessi finalmente preso una direzione...»
«Uno scopo.»
Un futuro.

Non è semplice riuscire a catturarmi come ci riesce lei nè, tantomeno, riuscire a farmi immedesimare così tanto nelle storie di personaggi così diversi da me.
Che io amassi Paolo l'avevo già detto durante la recensione di "Apri gli occhi e comincia ad amare", ma dopo questo libro? Santo cielo, datemi un Paolo subito e nessuno si farà del male. Davvero, ditemi se esiste una persona come lui perché ne ho maledettamente bisogno!
E Noemi... Noemi è un personaggio fortissimo, coraggioso e solare. Ha quasi subito una delle cose più brutte che potessero esistere al mondo e nonostante tutto si è alzata più forte di prima.
Se non si fosse capito vi consiglio ardentemente la lettura di questo romanzo, perché va letto, va goduto, va amato! Elle Eloise è una delle autrici italiane che più adoro e non mi perderei un suo romanzo per nulla al mondo. Adesso non mi resta altro che attendere l'uscita di "Il tuo sorriso controvento", su Francesco e Olivia. Ma questa, ovviamente, è un'altra storia e ne parleremo molto presto! Noi ci vediamo alla prossima! La vostra,




Questo è mio padre, si nutre della nostra paura, gode della nostra sottomissione. E io decido che, in questo momento, non voglio in alcun modo far provare piacere a questo psicopatico. Il mio mento si alza in un moto di orgoglio, i miei occhi si svuotano, come la mia testa. Fisso un punto del soffitto, uno schifo di soffitto bianco e chiazzato da macchie di umidità, eppure adesso è appena diventato il mio paradiso.


VOTO:

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