venerdì 20 gennaio 2017

Recensione: La ragazza di mezzanotte - Melissa Grey

Cari lettori, preparatevi perché qui stiamo parlando di un libro EPICO. Un Licia Troisi (qui) 2 la vendetta o un Cuore Puro (qui)bis, per intenderci. Questo romanzo è un Signor Romanzo e io non vedevo l’ora di parlarvene.




Titolo: La ragazza di mezzanotte
Autore: Melissa Grey
Editore: Mondadori
Genere: Urban Fantasy/ Young Adult
Pagine: 369
Prezzo: €17.00 copertina rigida
Data di pubblicazione: 21 Giugno 2016








Echo ha diciassette anni, è sveglia, indipendente e coraggiosa.
Da quando, ancora bambina, è scappata di casa, vive di furti e abita nella biblioteca pubblica di New York.
Qui ha conosciuto l'Ala, la veggente degli Avicen, una popolazione di uomini-uccello che vive segretamente nel sottosuolo di New York.
Da quel momento la sua vita è cambiata: Echo adesso viaggia attraverso il mondo intermedio, è in grado di usare la magia ed è coinvolta nella sanguinosa guerra degli Avicen contro i Drakharin.
E proprio a Echo viene affidato il compito di trovare l'uccello di fuoco, la creatura leggendaria che può mettere fine al secolare conflitto.
Ma le cose non sempre vanno come ci si aspetta, ed Echo dovrà mettere in discussione tutte le sue certezze.

«La bambina sorrise, e l'Ala capì che non sarebbe tornata al Nido da sola, quella notte. Era andata nella biblioteca in cerca di speranza e ci aveva trovato una bambina.
Le ci sarebbero voluti molti anni per rendersi conto che le due cose non erano poi così diverse.

Partiamo, con calma, dalla trama. Questa è la storia di Echo, una ragazza scappata di casa quando era molto piccola per sfuggire da una situazione familiare a dir poco catastrofica. Da bambina trova rifugio nella vecchia Biblioteca Comunale, che da quel giorno diventa la sua dimora e la sua nuova “casa”; per mangiare è costretta a rubare e un giorno infila le manine nella tasca della persona sbagliata.
Si trova davanti ad un esemplare di umano piuttosto particolare: ha a tutti gli effetti la forma di una donna, ma è ricoperta di piume. Dice di chiamarsi Ala e le parla in maniera molto dolce.
Ala, dal canto suo, non può resistere al visino affamato e curioso di Echo e decide di adottarla e portarla con sé al Nido, dimora di tutti gli Avicen, uomini piumati come lei.

Da quel giorno in poi Echo viene cresciuta come una di loro, sebbene sia solamente un’umana, fatto che molte persone del Nido trovano sconveniente e rivoltante. Primi fra tutti Ruby, un’altra bambina, e Altair capo dell’Esercito Avicen. Lei si circonda della compagnia di altri orfanelli, Ivy, la sua migliora amica, e Rowan, che diventa il suo ”fidanzatino”.
Continua ad abitare nella Biblioteca, per sfuggire agli sguardi un po’ curiosi e un po’ astiosi degli umani pennuti, e non perde il vizio del borseggio. Proprio in una di queste sue scorribande, all’età di 17anni, entra in possesso di un oggetto molto particolare: un carillon che si apre e rivela la mappa che, secondo antiche leggende, condurrebbe all’Uccello di Fuoco.

«Per quanto Echo odiasse l'idea di avere segreti con Rowan, l'avrebbe fatto. L'Ala le aveva dato così tanto- una casa, una famiglia- e le aveva sempre chiesto così poco in cambio. Era il minimo che potesse fare. Posò una mano su quella dell'Ala. "Ci penso io, okay? Potrò anche non avere le piume, ma voi siete l'unica famiglia che abbia mai conosciuto. Se questa cosa, di qualunque cosa si tratti, è così importante per te, per gli Avicen, la troverò. La strapperò al Principe Dragone in persona, se devo."»
L’Uccello di Fuoco è una creatura mistica, di pura magia, che secondo delle antiche tradizioni è in grado di far cessare la guerra costante che gli Avicen combattono contro i Drakharin, umani anch’essi ma discendenti dai draghi e per questo coperti di scaglie.
Echo viene ingaggiata per ritrovare l’artefatto prima di Altair, che lo cerca da anni ma che non ne farebbe buon uso, ma soprattutto prima dei Drakharin che sono sulle sue tracce e che non sospetterebbero mai di una piccola umana che si aggira nel loro territorio.


Invece le cose non vanno proprio così. All’inizio delle sue ricerche la ragazza entra in possesso di un ciondolo, appartenente ad una persona speciale, che lo rivuole a tutti i costi: il Principe Dragone, Caius.
Caius decide di occuparsi personalmente della faccenda, ma quando si allontana dalla Corte per incontrare la giovane umana, la sorella gemella Tanith, con un colpo di stato, sale al potere. I due si ritrovano da soli, con un gruppo scelto di persone a seguirli, fuggitivi e poveri. Decidono che la cosa più importante da fare sia mettere da parte le divergenze dei loro popoli (anche se Echo tecnicamente è solo un’umana) e trovare l’Uccello di Fuoco prima di Altair e
Tanith per porre fine alla guerra.
Da quel momento in poi inizia un’avventura che lascia con il fiato sospeso. Tra mille luoghi e scenari diversi, colpi di scena, imprevisti e nuovi legami, la storia si fa sempre più complessa e avvincente.


«Caius invidiava alle acque la loro passione, quel furore, quella frenesia implacabile di fronte ad un avversario tanto inamovibile. Chiuse gli occhi e, per un instante, immaginò di sentire sul suo viso la spuma dell'oceano, di riuscire a rubargli anche soltanto una minima frazione di quell'immane forza. Ma Caius non era l'oceano, e gli ostacoli che aveva di fronte erano solidi quanto un palazzo di pietra.»

“La ragazza di mezzanotte” è tutto ciò che ci si potrebbe aspettare da un fantasy e anche di più.
La storia è solida, intessuta con cura e approfondita. È molto coinvolgente, mai scontata e piena di spunti. Mi spiego meglio: io da questa storia mi aspetto, come minimo, due spin-off: uno su Jasper, amico di Echo che vive come un furfante di lusso, e uno su Ivy.
Ivy è dolce, gentile, ma molto forte. Dietro una facciata mansueta nasconde un carattere determinato, non si lascia abbattere dalle difficoltà e non si lamenta mai. Nel romanzo passa attraverso situazioni critiche con fermezza, senza mai perdere di vista l’obbiettivo. Tiene davvero ad Echo e, in più di un’occasione, rischia la propria vita per salvare quella dell’amica. Non la giudica mai e le è sempre vicina, dando prova di un animo buono e gentile.

Jasper e Dorian sono una coppia inaspettata. Jasper è un furfante, vive secondo una morale tutta sua ed è dedito al lusso e alle cose preziose. Come tutti i ladri che si rispettino sa apprezzare la bellezza quando la vede e non appena i suoi occhi di posano su Dorian ne riconosce il grande valore.
Dorian è, o meglio dire ERA, il capitano della guardia reale di Caius. Quando il principe viene bollato come traditore, non esita a seguirlo per continuare a proteggerlo e si unisce ad Echo, Yvi e Jasper nella loro missione. È molto rigido, fissato con le regole; è sempre attento a rimanere al suo posto e a non esprimere un parere non richiesto o mostrare un’emozione.
Jasper lo tira fuori dal suo guscio e gli fa vedere la bellezza della vita che si sta perdendo. Gli dà importanza, lo fa sentire importante e, per la prima volta in vita sua, non lo fa sentire trasparente. Prendendolo in giro, facendolo innervosire e spingendolo a reazioni più o meno controllate lo metterà di fronte alla realtà dei fatti e lo condurrà verso una nuova consapevolezza di sé e della sua vita.

«"E poi" disse Jasper sorridendo con quei suoi denti bianche come perle, rapaci "Deve ancora venire il giorno in cui mi lamenterò di avere un bel fusto come te nel mio letto".
Dorian si strozzò con l'infuso, sputacchiandone una sorsata giù per il mento. A giudicare dal sogghigno di Jasper, era proprio la reazione che intendeva suscitare.
Con una risata sommessa, Jasper si alzò dal letto. [...]
Detto questo, si allontanò. Dorian rimase da solo, sporco d'infuso e dell'indegno rossore del proprio imbarazzo.»

Tra Echo e Caius, ovviamente, c’è subito un’intesa particolare. Caius è freddo e un po’ apatico; ha subito la perdita di una persona molto cara che ha scavato dentro di lui un solco che, prima di incontrare la giovane umana, sembrerebbe insormontabile. Echo dal canto suo non si fida delle persone: tutte quelle che ha conosciuto le hanno fatto del male (Ala esclusa) e il suo “mestiere” di ladruncola la porta spesso in contatto con la parte peggiore, gli istinti più bassi, della gente. 
Inizialmente il loro rapporto non ingrana, troppi segreti nascosti e cose non dette, ma le avventure estreme che stanno vivendo fanno in modo che pian piano i due inizino a fidarsi e confidarsi l’uno con l’altro, creando un legame. Legame che rischia di rompersi a causa delle bugie di Caius (eh eh birbante!) e dei fatti sconvolgenti che accadranno a breve nella loro avventura.
Melissa Grey ha una prosa fluida, semplice ma scorrevole. La storia è narrata con un ritmo dinamico (grazie a Dio), i personaggi sono tutti ben caratterizzati e i momenti di “riflessione” e quelli di azione sono ben bilanciati. I protagonisti non sono troppo riflessivi o contorti piuttosto che cervellotici, ma sono abbastanza approfonditi da non risultare superficiali. Le avventure sono verosimili, i luoghi ben descritti.
Insomma, niente in questo romanzo è lasciato al caso.

«Quando Caius non rispose, Echo cercò la sua mano, sfiorandogli le nocche con la punta delle dita. Aveva bisogno di sentire il calore di un'altra persona. Voleva che lui diventasse la sua ancora. Caius abbassò lo sguardo verso le loro mani giunte. I suoi capelli gli ricaddero davanti agli occhi, nascondendoli. Stavola Echo non trattenne il bisogno di scansarli. Tracciò con le dita la linea delle tempie di Caius, l'irregolare superficie delle sue scaglie. Lui chiuse gli occhi e appoggiò la guancia sulla sua mano. [...]
Caius si mise un braccio attorno a corpo. Se fosse stato un altro, quel gesto l'avrebbe fatto sembrare più piccolo, e invece non fece altro che farlo sembrare stanco.»
Mi è piaciuto davvero molto e l’ho letteralmente divorato. Mi ha tenuta attaccata alle pagine con il fiato sospeso dall’inizio alla fine e mi sono sinceramente appassionata alla vicenda, tanto che non vedo l’ora che venga annunciato il seguito.
Mi rendo conto che una grande pecca di questo libro sia il fatto che non si trovi in formato Kindle, ma vi posso assicurare che vale ogni centesimo speso. La grafica di copertina è bellissima, un po’ ruvida e un po’ liscia, e la storia è fenomenale.
Se avete qualche sodino da parte o qualche buono in libreria, ricevuti a Natale, questo è un valido motivo per spenderli!





VOTO:

L'Ala si lisciò la gonna color miele sulle gambe. "Che cosa farai?"
"Quello che ho sempre fatto" disse Echo, gettandosi lo zaino in spalla. Raccolse il pugnale, e le gazze di onice e perla rifletterono la luce del sole. Se lo inclinava in un certo modo, sembrava proprio che stessero spiccando il volo. "Fuggire quando devo, e combattere fino alla fine".

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