giovedì 9 novembre 2017

Recensione in anteprima: Non basta dirmi ti amo - Daniela Volonté






Titolo: Non basta a dirmi ti amo
Autore: Daniela Volonté
Casa editrice: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 320
Prezzo: € 2,99 (ebook)
                € 10,00 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 9 Novembre 2017



Durante le feste, l’aeroporto JFK di New York è persino più affollato del solito. A causa delle abbondanti nevicate, poi, tutti gli aerei sono in ritardo, compreso quello che dovrebbe riportare Beatrice in Italia. Durante l’interminabile attesa, un passeggero ha un infarto e Beatrice si ritrova a soccorrerlo tempestivamente con l’aiuto di un uomo con una cicatrice sul viso. Si chiama Callan ed è di origine inglese. Seppure per poco, l’intensità di quei momenti li ha avvicinati, ma l’annuncio dei voli richiama entrambi alle proprie vite e Beatrice torna in Italia dal fidanzato, Matthias, che ha in serbo per lei un’inaspettata proposta di matrimonio. I preparativi la inghiottono, insieme ai conflitti con l’ingombrante suocera e con suo fratello, che non vede di buon occhio le nozze. Beatrice ha quasi dimenticato l’episodio all’aeroporto, quando riceve il messaggio di Richard, l’uomo che ha salvato: ha organizzato un weekend in Toscana con le due persone a cui deve la vita. In pochi giorni tutto cambia e Beatrice dovrà prendere decisioni difficili pur di seguire il suo cuore. Sarà pronta a lasciarsi andare? 

«Questa è l’ultima goccia che solcherà la tua ferita».


Avere una buona proprietà di linguaggio non è cosa da poco, scrivere in maniera semplice di sentimenti senza cadere nell'ovvietà è ancora più difficile, e lei sa farlo ed anche molto bene.

Di chi sto parlando? Parlo di Daniela Volonté e del suo ultimo capolavoro “Non basta dirmi ti amo”, che ho l’onore di recensire in anteprima per voi!

Se penso alla scrittura di Daniela mi viene in mente una bellissima frase di George Orwell:"A volte il primo compito delle persone intelligenti è la riaffermazione dell’ovvio". Dove l'ovvio, non è sinonimo di banale o scontato, ma è un'evidenza immediata che non lascia adito ad equivoci: è cosa "ovvia" che la Volontè sappia scrivere storie che lasciano il segno!
Non ho parole da pronunciare né pensieri contorti che mi invadono la mente, ma la cosa più importante è che in questo momento non sento la paura. Nessuna ferita che scalfisce il mio corpo e niente pensieri negativi.


Ormai chi segue il nostro blog sa bene che adoro leggere e recensire i suoi romanzi, mi fanno stare bene. Mi mettono in pace con il mondo. Dominano la natura selvaggia del mio essere.
Diciamo che parto con una buona dose di pregiudizio positivo, ma prometto di essere una lettrice accanita molto obiettiva! Croce sul cuore!

Le anime belle che incontriamo in Non basta dirmi ti amo sono Beatrice e Callan. Un incontro casuale in un aeroporto, un salvataggio in extremis e due persone che sembrano appartenere a luoghi e tempi differenti entrano in connessione. Qualcuno lo chiama fato o destino, io preferisco la parola "appartenenza".
“Se guardo al mio passato, capisco che la mia vita è stata come una goccia che scivola lungo un vetro. Si lascia semplicemente cadere e basta. Del suo passaggio rimane solo una striatura o un solco nel terreno. Ho smesso di sentirmi così da quando ho deciso di venire a Londra con te. Callan, non voglio più sentirmi una goccia.”
Se da una parte Bea è l’emblema della felicità con un lavoro fantastico ed un ragazzo d’oro (dietro tanta perfezione si nasconde sempre tanta merda!!!), Callan è il tormento, l’inquietudine, la disperazione. Un uomo sfigurato nel corpo e nello spirito, un combattente che non ha più tanta voglia di combattere.

Il punto di vista alternato permette di capire l'evoluzione e la consapevolezza delle decisioni che i due ragazzi prendono pagina dopo pagina. Beatrice, dopo la batosta emotiva, si dimostra una donna con carattere, Callan spiazza tutti perché si abbandona rapidamente ad un sentimento forte e travolgente, invece di esserne spaventato, lo accoglie. Che dirvi amati lettori, sono innamorata di lui... dei suoi modi bruschi e della sua dolcezza nascosta sotto strati di dolore.
“Sentivo le giunture del mio corpo, ogni muscolo, ogni organo vitale, ogni cellula. Percepivo il cuore battere e l’ossigeno riempirmi i polmoni. Al contrario la testa era libera, leggera. Non so come spiegarlo. È come se mi fossi destato all'improvviso. Quando sono uscito dal coma, il risveglio invece è stato lento, scandito da un lungo periodo di dormiveglia. Sembro pazzo, vero?”
Ho percepito il tormento, passatemi la parola forte, di Daniela come se volesse mettere a nudo la sua anima raccontando questa storia: le cicatrici che Callan si è procurato in guerra sono le sue cicatrici. Chi d noi non ha segni sulla propria pelle e sul cuore? Li portiamo talvolta a testa alta, come simbolo di sopravvivenza, e a volte ce ne vergogniamo come se non fosse nostro diritto mostrare la debolezza. Daniela Volonté ha voluto condividere con noi il suo vissuto, lo ha raccontato attraverso i suoi personaggi come una specie di terapia d'urto per guarire, per passare oltre.
Il tuo grido di speranza, cara Daniela, è arrivato fino a me. Forte, doloroso e riparatore. Grazie.
“A chi ogni giorno porta con orgoglio le proprie cicatrici, sul corpo o nell'anima. Sono la nostra storia, non vergognatevi mai..”





VOTO:

2 commenti:

  1. Grazie per aver capito! Dico solo questo! Grazie di cuore...

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    1. Grazie a te!
      Leggere le tue meravigliose storie è un piacere ed un onore.

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