lunedì 6 novembre 2017

Recensione: Natale a Parigi - Mandy Baggot





Titolo: Natale a Parigi.
Autore: Mandy Baggot
Casa editrice: Newton Compton
Genere: New Adult
Pagine: 335
Prezzo: € 4,99 (ebook)
          €8,55 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 2 Novembre 2017




Ava e la sua migliore amica Debs sono appena arrivate a Parigi. È tutto perfetto e la neve che comincia a cadere è uno spettacolo meraviglioso. La Tour Eiffel brilla di una luce magica, ma tutto quello a cui Ava riesce a pensare è Leo, il suo ex, che l’ha tradita, spezzandole il cuore. Debs, determinata a restituire il sorriso all’amica, la trascina a fare shopping tra i mercatini di Natale, a passeggiare sul Lungosenna, a mangiare pain au chocolat. Piano piano, Ava comincia davvero a convincersi che non può sprecare la vita pensando agli uomini, fin quando la sua strada incrocia quella di Julien, un misterioso e affascinante fotografo, con un irresistibile accento francese e occhi così profondi che sembrano leggere dentro di lei. Ava non può ignorare le reazioni che si scatenano tra loro, ma non riesce a fidarsi e a lasciarsi andare. Tutto si complica quando per Ava arriva il momento di rientrare in Inghilterra… 






Buongiorno cari lettori! Oggi vi presento un romanzo edito da Newton Compton Editori. E' un New Adult a tema natalizio, visto che stiamo entrando nel periodo! Il libro si intitolo Natale a Parigi ed è stato scritto da Mandy Baggot. 

La storia è incentrata su Ava, top model, ragazza che, dopo aver lasciato il proprio fidanzato perché tradita, scappa a Parigi approfittando dell'invito della migliore amica Debs. Insoddisfatta della sua vita, infatti, Ava scappa non solo da un ex ragazzo fedifrago, ma anche dalla madre che vuole incastrarla in un nuovo ingaggio da top model, lavoro alla quale non si è mai veramente interessata e che si è sempre trovata costretta a fare. 
A Parigi incontra Julien, fotografo francese dall'animo profondo e cicatrici nell'animo. I due instaureranno un buon rapporto di amicizia, scoprendosi più uniti di quanto si possa pensare. 
Ava chiuse gli occhi. Il riso integrale le aveva quasi fatto desiderare l'anoressia e con il pompelmo avrebbe potuto rimuovere il calcare dalla tazza del gabinetto, poco ma sicuro. 
Iniziamo la recensione con le note non proprio positive. Dunque questa frase mi ha lasciata perplessa. Io comprendo che la scrittrice non voleva dire ciò che chiunque potrebbe pensare, ovvero che l'anoressia è una soluzione, ma è anche vero che il target a cui si rifà questo libro è ampio e comprende anche ragazzine che potrebbero fraintendere la frase citata. 
Non posso e non voglio scusare tutto ciò: trovo sia stato scritto in maniera un pochino frivola e d'impulso, andando a toccare un tema delicato. Il contesto poi è completamente sbagliato, la frase è decisamente fuori luogo. Non ho capito perché mettere una frase del genere quando l'argomento non viene nemmeno sfiorato: l'ho trovato di cattivo gusto! 

Un'altra cosa che non mi è andata a genio è la traduzione: si pecca di attenzione perché errori come quello che sottolineerò tra poco sono essenzialmente errori di distrazione. E' brutto che una casa editrice commetta certi errori, basta veramente un poco più di attenzione, tutto qui. 
‹‹A quanto pare, Ava ha iniziato a disegnare›› affermò Ava. ‹‹Non sapevo avesse questo talento››. 
Capite ciò che intendo? Errore di svista, un errore che si poteva evitare. Un errore che si accumula ad altri e che rende la lettura poco piacevole ed è un vero peccato perché le storie sono belle e si godrebbero di più se non fosse per questi errori. 

Nonostante ciò, il romanzo mi è piaciuto. I protagonisti sono ben delineati e crescono insieme. Certo, per quanto riguarda il tempo di ambientazione (stiamo parlando di pochi giorni), gli avvenimenti potrebbero apparire affrettati (soprattutto per me, che sono abbastanza cinica), ma posso dire che ogni elemento è stato pensato bene (sebbene l'errore iniziale di cui ho già parlato) e che la storia non appare mai inverosimile.
Il mio personaggio preferito è sicuramente Didier: amico di Julien è dinamico e frizzante. Io vorrei un amico così, onestamente parlando! Debs è la sua controparte femminile e ancora una volta mi trovo a dire che mi piacere avere un'amica come lei. Anche Ava e Julien sono persone belle, ma insicure, sebbene per motivi differenti. Ora, in loro c'è una cosa che non mi è piaciuta ed è l'incostanza che hanno in certi momenti, rispetto a tutti i personaggi. Come se per qualche istante perdessero i binari. È un peccato perché ciò mina la struttura della storia. 

Insomma, Natale a Parigi è un bel libro, leggero e con qualche pecca, ma pur sempre di lettura facile e di compagnia. Ve lo consiglio, mi è piaciuto e nonostante gli errori non mi sento di non consigliarlo!

Alla prossima.


1/2



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