giovedì 17 novembre 2016

Recensione in anteprima: Ribelle - Cristina Zavettieri



Titolo: Ribelle
Autore: Cristina Zavettieri
Editore: Delrai Edizioni
Genere: Romance Storico
Pagine: 504
Disponibilità e-book: Amazon
Prezzo: 2,99 euro
Disponibilità cartaceo Deluxe: tutti gli store online e librerie.
Prezzo: 16,50 euro
Disponibilità cartaceo Economica: Amazon
Prezzo: 9,90 euro
Data uscita: 17 novembre 2016



Napoli, 1795.
Un ribelle e un’anticonformista. Federico Dalla Croce è un uomo dal carattere impossibile e dalla sensuale bellezza. Figlio illegittimo del re di Napoli, non crede ai suoi occhi quando Bianca di Albano lo infilza con una freccia per rimetterlo al proprio posto. Come osa sfidarlo? Dal canto suo, Bianca non ha mai conosciuto un nobiluomo tanto arrogante, capace con un solo sguardo di irritarla. Attraente, ma privo di ogni morale. Lei sa che non potrà mai appartenergli. 
Tuttavia la passione esplode e i due si ritroveranno ad affrontare un matrimonio di convenienza. La lotta ha inizio: la tentazione di cedere è forte, ma l’orgoglio di più. Sembra quasi che l’amore non sia sufficiente ad appianare le divergenze delle anime ribelli.
Un romanzo dove la tensione erotica riesce a trasportare il lettore nella storia per fargli vivere il fuoco di un’emozione totalizzante, che lo lascerà senza fiato. 

«Voi non siete solo un bastardo, Federico Dalla Croce, e lei lo capirà. Dovete solo permetterle di conoscervi per l’uomo che siete, non ciò che mostrate di essere.»

Vi avevamo avverto che le sorprese non erano finite e che avreste sentito di nuovo parlare di questo romanzo. Perciò eccomi qui oggi, nel giorno di rilascio di questo fantastico romanzo, a dirvi la mia opinione su quello che ho letto.
Ribelle” è uno di quei libri che, una volta letto, dimentichi difficilmente. E ve lo dico io, che lessi questo romanzo ben 2 anni fa. Ebbene sì, Cristina Zavettieri, seguendo la scia del fenomeno del self publishing, un paio di anni fa aveva autopubblicato questo romanzo e, lasciatemelo dire, mi aveva conquistata più che immediatamente.
Direte voi, perché mai l’hai riletto di nuovo? La mia risposta è: ma come si fa ad averne mai abbastanza di Federico e Bianca? Voi non l’avete ancora letto perciò non potete capire questa mia frase adesso e se c’è qualcuno tra voi che ha avuto il piacere di farlo, beh, voi sì che dovete capirmi.
In quegli istanti, Federico non era in grado di formulare alcuna risposta coerente di fronte alla sensualità incarnata della sconosciuta. Una creatura incantevole, così minuta, quasi eterea, simile a una fata, o almeno, la sua mente volle associarla a quella creatura incantata.

Cristina Zavettieri è riuscita dove pochi autori sono arrivati: mi ha catturata completamente. Quando ho iniziato Ribelle ero consapevole che Cristina aveva deciso di lavorarci su di nuovo per presentare un romanzo ancora più bello, se possibile, rispetto alla versione autopubblicata. Solo non sapevo quanto avesse cambiato.
Ad oggi mi sento di dire che non pensavo fosse possibile, ma questo romanzo non potrebbe essere scritto meglio. È perfetto in ogni sua singola parte!
La storia parla di Federico Dalla Croce e Bianca Di Albano, due figure per certi versi simili ma allo stesso tempo non potrebbero essere più diversi di così.
Entrambi sono forti, testoni e soprattutto determinati a non cedere alla passione che esplode tra loro.
«È eccitante, confessatelo. Vi fa rabbrividire di piacere.» La stava seducendo. «Dimenticate l’etichetta con me. Io non sono un noioso nobile pronto a giudicarvi.»
Un’altra occhiata malevola lo colpì come un potente schiaffo, supplicante. Gli stava chiedendo di smetterla, ma lui amava troppo pungolarla e aveva la sensazione che presto lei avrebbe ceduto. C’era del fuoco vero in quella donna.
«Siete impossibile!» sussurrò lei.

Il primo incontro tra i due è sicuramente uno dei più strani di cui io abbia mai letto: Federico è in un bosco, vede un braccialetto per terra e per poco non viene trafitto da una freccia, scoccata da chi? Ovviamente dalla nostra bella Bianca che immediatamente comincia a scusarsi ma che viene subito apostrofata malamente da quest’uomo dall’aspetto così bello e curato. Ovviamente la Di Albano non la prende bene e tra loro comincia uno scambio di battute stizzite e insulti che, lasciatemelo dire, vi faranno morir dal ridere.
Inutile dire che tra i due è più che altro odio a prima vista, sebbene Federico resti affascinato da questa ragazza e cercherà in tutti i modi di catturare la sua attenzione.
Dopo una serie di eventi, Federico, non sopportando più i rifiuti della ragazza di cedere alle sue advance da dongiovanni, la rapisce. Lo fa quasi inconsciamente, non pensando alle ripercussioni che questo gesto possa portare su di lui e su Bianca.
Ripercussione che si presenta sotto la forma di un matrimonio di convenienza che darà inizio alla vera e propria lotta tra Bianca e Federico: cedere o non cedere a quest’attrazione fisica? E soprattutto, chi sarà il primo a donare il proprio cuore all’altro?
«Cosa mi trattiene ancora dal suonartele, non riesco a capirlo» replicò Federico. Uno dei muscoli nella mandibola prese a battere con insistenza sul volto bronzeo, in modo sinistro.
«Forse la mia faccia da vipera?»
Federico le sorrise, le palpebre ridotte a due fessure. «Già… Mia.»
«Cosa?» Non sentendo bene fu costretta ad alzarsi e avvicinarsi al marito.
«Tu sei la mia vipera. Mia e basta.»

Ora, non starò qui a dirvi altro della trama perché, credetemi, voi non volete che io rischi di spoilerarvi qualcosa (e conoscendomi, il rischio è molto alto!). Questo libro va letto e goduto, va amato.
Vanno amati soprattutto i personaggi perché sono così atipici, così unici, che è impossibile non affezionarsi a loro. A primo impatto Federico può essere uno di quei personaggi che ti fanno pensare “mamma mia, che odio questo pallone gonfiato!” ma alla fine l’unica cosa che riesci a dire è: “Esiste qualcuno più umile e vero di lui?”.
Nonostante tutto quello che farà o dirà nel romanzo, Federico Dalla Croce ha catturato il mio cuore e, onestamente, non lo voglio neanche indietro. Lo può avere. Se è nelle sue mani, sono sicura che è al sicuro.
«Io sono solo Federico.»
«No, non è vero» rispose lei, prendendolo in contropiede. «Siete un uomo estremamente contraddittorio. A tratti spavaldo, insopportabile, ma, d’altra parte, c’è del buono in voi, qualcosa di genuino e mascolino che mi ha spinto a raggiungervi. E non è solo la vostra bellezza, mio signore, perché di quella siete consapevole.»

E Bianca… Come si può non amare Bianca? Questa donna forte e indipendente, che non ha bisogno dell’aiuto di nessuno e che può difendersi da sola. Combatte con tutte le sue forze quest’attrazione ma allo stesso tempo è così rispettosa delle regole che la famiglia le ha insegnato tanto da capire quando è il momento di “sottomettersi” (anche se non proprio) al volere del marito, perché è questo che le bravi mogli fanno no? Eppure perfino essendo così forte, anche Bianca a volte ha bisogno di essere rassicurata e Federico è lì presente per farlo, per ricordarle che lei è la sua vipera e il suo veleno è una cosa di cui ha bisogno per vivere.
«Sei la mia vipera, Bianca, ed io ho bisogno del mio quotidiano veleno per vivere.»

Questo romanzo è un inno al vero amore, quello che trascende le etichette sociali o ciò che la gente pensa, è l’unione di due anime ribelli, della sconfitta dell’orgoglio, in un’epoca in cui certe passioni erano proibite e mal viste.
Entrate anche voi nel mondo di Federico e Bianca, camminate con loro tra le strade di Napoli, partecipate a balli nella grandiosa reggia di Caserta, innamoratevi di personaggi che mai vi lasceranno.
«Perché mi avete portato qui? Io non capisco»
«Perché voi volete essere conquistata e non riesco a smettere di voler essere io l’uomo a farlo. E nessuno vi ha mai trattata come se foste una donna. Tutti si comportano con voi tenendo bene a mente di trovarsi al cospetto di una nobildonna. Io no.»

Non ve ne pentirete. Io non l’ho fatto!
Alla prossima. La vostra,





VOTO:

«Se io mi lasciassi andare, voi…»
«Ti bacerei, fino a farti mancare l’aria.»
«Come fai a confondermi così?» 


2 commenti:

  1. Grazie per questa bellissima recensione! Chiara ha amato questo romanzo quanto noi della Delrai Edizioni... si sente, trasuda dalle parole. Sono orgogliosa di collaborare con voi.

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    1. Grazie a voi per avermi permesso di leggere questo romanzo in anteprima e per avermi dato questa grande responsabilità di presentarlo. Siamo noi Lettrici Accanite ad essere orgogliose di collaborare con voi! Grazie mille ancora!

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