martedì 9 maggio 2017

Recensione: L'amore è un gioco - Jessica Clare





Titolo: L'amore è un gioco
Autore: Jessica Clare
Casa editrice: Newton Compton
Genere: Erotic romance
Serie: The Billionaire Boys Club #5
Pagine: 304
Prezzo: 4.99 (e-book)
                9.90 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 15 marzo 2017



The Billionaire Boys Club Series:
1. Scommessa indecente
2. Troppo bello per dire no
3. E' l'uomo per me
3,5. Sempre più vicino (commento qui)
4. Ho scelto di amarti (recensione qui)
5. L'amore è un gioco
6. One night with a billionaire
6,5. Beauty and the billionaire: the wedding
Jonathan Lyons. Playboy, milionario, avventuriero, viva una vita spericolata. Quando viene a sapere che il suo mentore, Phineas DeWitt, teneva un diario segreto che conduce a un artefatto leggendario, Jonathan si mette alla ricerca. È un'impresa eccitante, ma c'è un ostacolo che gli fa girare la testa: Violet, la figlia di DeWitt. Lei ha quello di cui Jonathan ha bisogno. E non ha intenzione di concederlo all'uomo che le ha spezzato il cuore.
Violet è il punto debole di Jonathan: la ama ancora nonostante si siano lasciati dieci anni prima. Ma Violet ha ricordi molto amari legati alla loro storia. Non lo ha mai perdonato per averla abbandonata. Quando le attenzioni di Jonathan iniziano a farsi pressanti, rischia di innamorarsi di nuovo di lui. E non può fare a meno di domandarsi se è davvero lei ciò che vuole o soltanto quello che nasconde.




Ciao ragazze! Eccoci pronti per una nuova recensione! Ultimamente ho letto quattro libri, tutti erotici. Ringraziando il cielo tre erano parte di una trilogia e questo che sto per recensire fa sempre parte di un'altra serie che avevo già iniziato. Ma bando alle ciance, iniziamo!
Violet DeWitt è insegnante in una scuola media e la sua vita è una noia mortale. Sembra che si accontenti dei suoi studenti e della scuola fatiscente in cui insegna per essere felice. Il padre è morto e le ha lasciato come ultima cosa una lettera sbiadita con un sigillo che Violet non è intenzionata ad aprire neanche se fosse la sua unica salvezza. Perché? Perché quando era piccola, Phineas DeWitt era solito fare questo gioco con lei e il risultato è sempre stato roba noiosissima riguardante l'archeologia, mentre una bambina di otto anni avrebbe voluto una Barbie con cui giocare. 
La stessa lettera arriva a Jonathan Lynos. Magnate dell'industria automobilistica e miliardario, ha sempre avuto una grande passione: l'archeologia. Con i suoi soldi è riuscito a finanziare molti scavi, soprattutto quelli di Phineas.
Jonathan va a Dedroit a cercarla ma Violet non è per niente felice di vederlo e per provarglielo gli tira un bel calcio nei gioielli di famiglia quando lui la bacia per "convincerla a partire con lui" (MA CHE DIAVOLO...?)
«Immagino che se non vengo con te, nulla di questa manna piovuta dal cielo in modo filantropico arriverà mai al distretto scolastico, giusto?» 
In realtà sarebbe arrivata ma lei non doveva saperlo. «No», mentì. «E ho anche il discreto potere di far licenziare un certo numero di persone alla fine del semestre perché i bilanci tornino. E niente iPad o strumenti musicali per i bambini. Poveri, poveri bambini». Scosse il capo. «Tutti privi di un'educazione migliore a causa dei bisogni egocentrici di un'insegnante».
Le mani di Violet si strinsero lungo i fianchi. Pareva sul punto di trascendere. O di attaccarlo. A lui non importava quale delle due: una qualsiasi era meglio della fredda indifferenza che lei gli aveva riservato il giorno precedente.

Ricapitolando. Lui la ricatta e quindi lei parte. Sono diretti nella sua casa natia dove dovrebbero trovare altre due lettere, una indirizzata a Jonathan ed una a Violet. Non durano tre giorni insieme. Dovrebbero viaggiare parecchio per risolvere l'enigma che il padre ha lasciato loro, ma non fanno altro che litigare. Quando lui cerca spiegazioni, lei gli rivela cosa è successo davvero e lui si chiude dentro il bar di un albergo a bere come se non ci fosse un domani. 
Violet disperata chiama Cade che arriverà il giorno dopo cercando di rimetterlo in sesto. 
Qui cambiano le cose. Violet capisce che forse si è sbagliata sul conto di Jonathan e che forse ha sprecato dieci anni della sua vita a provare odio inutile.
Violet uscì dalla stanza furiosa e confusa. Perché si comportava in questo modo? Quello che lei gli aveva detto non era stata una sorpresa... no? Anche se glielo avesse chiesto, poteva fidarsi che le avrebbe risposto la verità? Tutto d'un tratto, non lo seppe più.
Ragazze, abbiate un attimo di pazienza, ma perché? Io non riesco a capire. Non le è bastato quello che le ha detto e ciò che gli sta facendo passare? Dubita
ancora di lui? MA IO BOH. Scusate ma non ho altre parole per esprimere tutto il mio sconcerto.
Non è cattiveria ma non ho trovato in Violet una buona protagonista e questo ha avuto ripercussioni anche su Jonathan. La storia poteva essere davvero buona, soprattutto con una trama diversa dal solito ma si è rovinata con Violet. Non sono riuscita ad apprezzarla. Non riesco a capire come si possa portare così tanto rancore verso una persona della quale non si ha sicurezza a livello di colpe. Inoltre, secondo me, non dovrebbe essere messo nella categoria degli erotici, oltre ai pensieri sporchi di lei e di lui, c'è ben poco sesso.
Detto questo, come potrete immaginare, consiglio questo libro solo se vi interessa finire di leggere la serie, altrimenti potete anche lasciar perdere! Non mi ha lasciato assolutamente nulla, purtroppo.







VOTO:


2 commenti:

  1. Ho letto i primi capitoli della serie grazie al mega volume che recentemente era in offerta, ma anche i primi capitoli mi hanno convinta poco. Dalla tua recensione sembra che la serie non migliori affatto quindi credo che questa volta passerò! :P

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    1. Ciao! Ho aspettato per risponderti perché in realtà stavo leggendo l'ultimo libro della serie. Presto ne deriverà una recensione e comunque si, questo libro si può saltare a pié pari :-)

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