martedì 27 marzo 2018

Review Party: Lost. Mi sono persa il fidanzato - Carina Rissi






Titolo: Lost. Mi sono persa il fidanzato
Autore: Carina Rissi
Genere: Romance
Editore: Rizzoli
Serie: Lost #1
Pagine: 432 pp.
Prezzo: 16,15 € (copertina flessibile) 
Data di pubblicazione: 13 Marzo 2018


Tu cosa faresti, se una sera, in un bar, perdessi il tuo prezioso e insostituibile amico: il cellulare? La prima cosa che fa Sofia - 24 anni, brasiliana, con una vita mediamente monotona fatta di un lavoro che non le piace, un capo che non le piace e un'amica fidanzata con un ragazzo che non le piace - è uscire di casa a razzo, il mattino dopo, in minigonna e All Star, per andare a comprare un cellulare nuovo. Ma la città è deserta, e vuoto è anche il negozio dove mette piede; qui, una commessa le affida uno strano telefono. A Sofìa basterà accenderlo e d'un tratto la sua vita conoscerà un memorabile contraccolpo: accecata da una forte luce bianca, quando riapre gli occhi si ritrova in un mondo completamente sconosciuto. Intorno a lei sono spariti i palazzi, le strade, le piazze della sua città. È ancora confusa, quando in lontananza vede avvicinarsi un giovane in abiti d'epoca e in sella a un cavallo... Un bel problema. Tanto più che, di lì a poco, Sofia scoprirà di essere stata catapultata indietro nel tempo, nel lontano 1830.



recensione

Buongiorno miei cari lettori accaniti, dite la verità, vi sono mancata, non è così? Ah, è un periodo un po' complicato, ve lo devo dire. Ammetto anche di essermi un po' impigrita con le letture e di aver avuto un fantavolante blocco del lettore. Voi sapevate dell'esistenza di ciò? Io l'ho scoperto... Non riuscendo a leggere. Diciamo che sono stata aiutata, altrimenti sarebbe stato un vero problema, soprattutto visto che alcuni libri devo recensirli! Ad ogni modo, eviterò di tergiversare ancora e vi catapulto direttamente all'interno del review party del fantastico libro di Carina Rissi
Prima di iniziare con la recensione, voglio inoltre informarvi che l'autrice ha deciso che questo romanzo farà parte di una saga. Infatti, Perdida (il titolo originale) è formato da almeno quattro romanzi, stando a quanto dice la pagina goodreads dell'autrice: non che io sia scontenta di ciò sia ben chiaro! Comunque, bando alle ciance, è ora di entrare nel favoloso mondo di Sofia
Guardai giù, appena in tempo per vedere il mio cellulare, e con lui i miei contatti, la mia agenda, la mia musica, galleggiare per un paio di secondi e infine sprofondare nella tazza del water. 
Sofia, ventiquattrenne brasiliana, è una ragazza un po' cinica e disincantata, nonostante la sua autrice preferita sia Jane Austen. Decisamente testarda e pronta a tutto per le persone che ama, una sera, uscita con la migliore amica Nina, finisce per far cadere il telefono dritto dritto nel water. Una vera tragedia (e credetemi, ve lo dice una persona che senza cellulare non sa proprio vivere, mi sarei sentita come Sofia: PERSA!), tanto che il giorno dopo la giovane Sofia va subito a comprarne uno nuovo. 
Entrata al negozio, incontra una strana signora che le vende un telefono meraviglioso. Soddisfatta, la giovane esce ed al momento dell'accensione— boom! No, non scoppia una bomba, ma Sofia viene investita da una fortissima luce e, infine, si ritrova dove non avrebbe mai pensato di finire: trasportata indietro nel tempo, nel 1830
Ora. Immaginatevi una ragazza di ventiquattro anni, della nostra epoca, trascinata nel 1830, mescolata con vestiti d'epoca, carrozze e casette al posto dei bagni e otterrete ciò con cui la nostra Sofia si trova ad avere a che fare. 
Ragazzi, non so voi, ma io avrei dato di matto, ve lo assicuro. Invece, Sofia non si dà per vinta e viene persino salvata da un bel giovanotto: Ian Clarke

Ian si dimostra essere un vero gentiluomo (quanto all'antica sotto numerosissimi aspetti, vista l'epoca in cui è stata catapultata la nostra protagonista!) e decide di ospitare Sofia, non solo, provvederà a sfamarla, farla curare e persino vestirla. Insomma, un uomo d'altri tempi, non c'è che dire! 
Con lui si trovano Elisa, la sorella minore, Teodora, l'amica di Elisa e numerosi altri personaggi che renderanno la vita di Sofia certamente più variopinta. La giovane, inoltre, farà conoscenza con Storm, un cavallo piuttosto selvatico, con la quale pare instaurare un legame profondo. Le cose tuttavia non vanno esattamente come la ragazza spera e, mentre cerca un modo per tornare nel ventunesimo secolo, ecco che il rapporto con Ian si fa sempre più complicato.
Non è vero! Non è vero! Me lo ero ripetuto per mezz'ora, nel tentativo disperato di convincermi che era solo un incubo. Altrimenti cos'era? Demenza? 
Se c'è una cosa che ho amato della protagonista, è stata la genuinità. Lo spirito di adattamento (ancora rido per via della casetta a cui si è dovuta abituare) e il modo in cui si è scontrata con un'epoca totalmente differente dalla propria. Insomma, lei così indipendente e selvaggia, chiusa in qualcosa di opprimente. È stato un vero spasso leggere di lei, anche se ammetto che ad un certo punto della storia mi sono messa a piangere come una bambina. Credo persino di aver insultato la povera autrice perché ha giocato con il mio povero cuoricino di lettrice. 
Per non parlare di Ian: quell'uomo è l'uomo della mia vita. Entrerò nel romanzo e me lo prenderò. Duellerò con chiunque! 
Scherzi a parte, ho trovato i personaggi davvero ben costruiti e mi sono emozionata tantissimo! Anche la storia mi è piaciuta, la trama è avvincente, non ci sono mai punti morti e quando pensi che non possa succedere ciò che stai pensando— Beh, succede e la situazione ti lascia a bocca aperta. C'è da dire, inoltre, che la leggerezza e i toni frizzanti con cui è narrata la storia hanno reso la lettura ancor più piacevole e forse è ciò che apprezzo tanto. 
Una buona storia, senza però avere la pesantezza di certi temi a cui siamo tutti abituati leggendo i romance di oggi, davvero un lavoro perfetto! 

Vorrei, inoltre, aprire una piccola parentesi riguardo la franchezza di Sofia su certi argomenti e l'imbarazzo di Ian che riesce persino ad arrossire: ho adorato ognuna di queste scene e mi sentivo una sorta di Groupie, perché mentalmente ho iniziato a dire ”Go, Sofia, go! Sei tutti noi!” decisamente inquietante se me lo consentite. 
Ho letto il romanzo in qualche ora, sì ci sono rimasta praticamente incollata!, e tutto ciò che riesco a dire ora è: okay, voglio leggere gli altri libri della saga. Sono davvero contenta che Rizzoli abbia portato in Italia questa autrice, una piccola perla del panorama letterario straniero! Ho un unico piccolo appunto da fare alla casa editrice: c'è qualche piccolo refuso, niente che non si possa sistemare o che mi abbia impedito di andare avanti a leggere comunque! Siete stati comunque fantastici! 

Alla prossima lettura!

Baci, 


VOTO:

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