sabato 3 dicembre 2016

Doppia Recensione: Le lame di Myra - Licia Troisi (Saga del Dominio #1)

La regina del fantasy italiano (ma spettate che io pubblichi il mio romanzo...ahahah) è tornata in libreria con una saga ambientata in uno scenario impervio e ghiacciato. 
Io e Sara, ovviamente, non potevamo farcelo sfuggire e quindi, dopo un'accesa lite su chi avrebbe avuto l'onore di recensirlo, siamo qui insieme per parlarvene!





Titolo: Le lame di Myra
Autrice: Licia Troisi
Serie: Saga del Dominio #1
Casa editrice: Mondadori
Data d'uscita: 25 Ottobre 2016
Pagine: 382
Prezzo: 9.99 euro ebook
              16.15 euro cartaceo




Dopo l'apocalisse dei Cento Giorni d'Ombra, il Dominio è stato quasi interamente ricoperto di ghiacci e nevi. Solo le terre più a Sud rimangono temperate e rigogliose, mentre a Nord si muovono popoli in costante lotta per la sopravvivenza, spesso in guerra tra loro. La grande federazione di clan agli ordini di Acrab ha però un sogno molto più grande che la conquista di un pezzo di terra. Lui non vuole solo trovarsi uno spazio all'interno del Dominio, ma vuole rovesciarlo, distruggendo il potere dei maghi detti Camminanti. La loro magia, infatti, sfrutta la sofferenza degli Elementali, che i Camminanti hanno ridotto in schiavitù, mentre Acrab immagina un regno dove umani ed Elementali convivano.
La strada per arrivarvi, però, passa attraverso la conquista dei numerosi regni che compongono il Dominio, una cruenta battaglia dopo l'altra.
In prima fila nell'esercito di Acrab vi è Myra, che il comandante ha salvato dall'arena degli schiavi e cresciuto come una figlia. La sua abilità con i walud, le spade a forma di mezzaluna, ha assicurato all'esercito di Acrab la vittoria in più di un'occasione.
Ora, però, Myra ha un'altra e più personale battaglia da combattere. A differenza di quanto ha sempre creduto, ha scoperto infatti che la sua famiglia non è stata uccisa per una disputa sulla terra, ma per un segreto che porta alla morte chiunque ne venga a conoscenza.
Myra parte così alla ricerca della verità, in un lungo viaggio attraverso il Dominio con il solo appoggio di Icenwharth, un drago rinnegato dal suo popolo per aver stretto amicizia con un umano. Battaglia dopo battaglia, incontro dopo incontro attraverso lande desolate e città meravigliose, Myra scoprirà così i contorni di una macchinazione destinata a cambiare il destino del suo mondo e, forse, anche a distruggerlo.
Con questo romanzo, la regina del fantasy europeo Licia Troisi dà vita non solo a una nuova saga, ma a un vero e proprio universo dove si mescolano avventura e orrore, magia e sangue, con un'eroina che rimarrà per sempre nel cuore di ogni lettore.
Erano anni che non accadeva. I primi tempi, il sogno si ripeteva ogni notte, e anche quando era sveglia le immagini dell'assassinio di suo padre e di Tallia le balenavano di continuo davanti agli occhi. Poi però il tempo era trascorso, e Myra si era convinta di esserne finalmente venuta fuori. Invece il passato è un animale subdolo: a volte poteva sembrare addomesticato e si ritirava in un angolo della sua mente. In realtà aspettava solo un momento di debolezza per attaccarla con più ferocia.



Kiss me, kiss me Licia, certo il loro cuore palpita d’amore, amore sì per te!

Questo è esattamente lo spirito con cui ci siamo approcciate al romanzo e devo dire che non abbiamo sbagliato, ora vi spiegheremo il perché.
La storia parla di Myra, una ragazza forte ed un guerriero imbattibile, che nasconde dentro di sé un oscuro segreto. Suo padre, Fadi, è stato assassinato davanti ai suoi occhi quando lei era poco più di una bambina, questo le ha lasciato un segno indelebile addosso, sia fisico (
la sua voce roca e strappata faceva uno strano effetto, cit.) che mentale. Quando un guerriero, Jamled, proveniente dal Biaswad (la sua terra) si unisce all’esercito per cui sta combattendo e le racconta la sua storia, Myra scorge un barlume di speranza nelle sue parole: la possibilità di vendicarsi della morte di suo padre. Dopo averlo interrogato a lungo decide di partire alla ricerca della verità, lasciandosi dietro le cose più care, Acrab, la sua casa e le sue battaglie.

Da questo momento in poi inizia un viaggio incredibile, fatto di colpi di scena e soprese. La strada di Myra si intreccerà con quella di Icenwharth, un drago rinnegato dal proprio branco perché ha deciso di legarsi ad un umano, la piccola schiava Marjane e Kyllen, uno dei pochi maghi ancora in circolazione in grado di usare la magia senza sfruttare gli Elementali (forze naturali che animano il mondo). 

Kyllen appartiene al Consesso, associazione di Puri, capeggiato dall’Illuminato, che ha come scopo quello di scoprire come praticare la magia senza dover sfruttare queste povere creature. Kyllen però è stufo, da quando ha deciso di unirsi all’ordine non ha fatto che cercare in lungo e in largo il Liberatore (prescelto che secondo una profezia dovrebbe liberare gli Elementali dal giogo della Schiavitù del Sangue), seguendo ogni flebile traccia e battendo il paese quasi palmo a palmo. Gli sembra di non avere uno scopo preciso e di non aiutare la causa in cui crede, ma non ha scelta perché deve seguire gli ordini dell’Illuminato, che sembra stranamente ossessionato da questa leggenda. Un giorno, intrufolandosi nelle sue stanze private, scoprirà che l’uomo che ha seguito negli ultimi anni, altro non è che un impostore che segue gli ordini di un altro uomo, Graffias.
Da allora si metterà in cammino, come fuggitivo, per trovare quest’uomo, che è anche il mandante dell’omicidio di Fadi. La sua strada incontrerà quella di Myra e i due decideranno di proseguire insieme.


"La tua voce...è quella dell'urlo, vero? Lo sento ancora nella testa, non smette mai [...] Il lavoro sembrava facile...eravamo in sei contro uno. Che ci voleva ad ammazzare un uomo disarmato? E tu eri una bambina, ti avremmo presa senza alcuna difficoltà..."


Allora Sara, partiamo subito con questa recensione che abbiamo tanti punti da toccare. Primo tra tutti l'ambientazione del romanzo.
Che dire, ogni volta che penso di aver scritto una buona storia, la Troisi pubblica un nuovo libro e io capisco tutto ad un tratto perchè mi sono iscritta alla facoltà di Infermieristica. Ho bisogno di un piano B, ragazze.
Il mondo in cui si svolge la vicenda del racconto è un mondo fantastico, ghiacciato a causa degli inverni rigidi e con una sola pianura fertile. La realtà del popolo del Dominio è fatta di stenti e privazioni, di culto a numerosi dei e di colori sgargianti che rompono la monotonia del bianco della neve.
Tutto questo è descritto in modo esauriente dall'autrice, ma allo stesso tempo in maniera delicata e assolutamente non invasiva.
Se c'è una cosa che amo dello stile della Troisi, sono appunto le sue descrizioni: sempre presenti, eppure talmente leggere da incorniciare la narrazione senza interferire con essa. E questo romanzo non fa eccezione.
Tu cosa ne pensi, Sara  

Sono d'accordo, anche se in alcuni momenti avrei preferito che l'ambientazione
fosse più "completa" nel suo insieme. Il motivo per cui questo romanzo non ha preso il massimo, secondo me è proprio questo; in alcuni punti risulta troppo veloce forse anche per le descrizioni poco approfondite, ovviamente rispetto ai suoi standard. Basti pensare alla descrizione che troviamo all'inizio del primo libro delle Cronache del Mondo Emerso, quando Nihal è sulla Torre e guarda verso la pianura sottostante... beh, ho detto tutto.
Questo appunto a parte, il romanzo è davvero ben costruito e i colpi di scena non finiscono mai. La Troisi ha un modo unico di intessere storie apparentemente diverse e poi farle intrecciare in modi totalmente inaspettati.
Io e Giulia abbiamo finito di leggerlo la stessa sera e, da una parte all'altra della stanza, ci siamo guardate stupite non riuscendo a crede a cosa stava succedendo. Vero Giulia?

In realtà la scena è stata più o meno questa:

"Sara, guarda che secondo me..."
"Ma nooo, non può essere possibile"
"Se lo dici tu..."
Un'ora dopo
"Sara, guarda che sono certa che..."
"No, ti ho detto di no! Non insistere"
Un'altra ora dopo
"Oh cacchio! GIULIA lo sai che..."
"..."

A parte ciò, il colpo di scena finale è davvero spiazzante e, soprattutto, toccante dal punto di vista di Myra e di tutti noi che ci siamo affezionati a lei.
Senza parlare del fatto che il romanzo si conclude con un cliffhanger, come tutti i libri scritti dall'autrice, e, come al solito, il tempo che dovremo attendere per il seguito sarà sempre troppo. 
Un altro argomento che va assolutamente toccato sono i personaggi della storia.
Come avrete già capito dal piccolo riassunto spoiler-free della trama, ognuno di loro ha una storia ben precisa alle spalle, una sua caratterizzazione e dei propri valori personali. L'impegno e la maestria con cui sono stati costruiti sono lampanti per chiunque, soprattutto per noi, sempre attente ad ogni minimo dettaglio. E questa è una cosa su cui io e Sara ci troviamo perfettamente d'accordo.

Myra pensò che si stava bene là sotto, che avrebbe potuto rimanerci a lungo, assieme a quei due sconosciuti. Lì il passato sembrava non esistere, e così il futuro: nessun assassino da cercare, nessuna verità da svelare.
Restarono in silenzio, in quel tempo sospeso, a riposarsi e riscaldarsi. Per la realtà c'era tempo l'indomani.

Giusto! Non ci saremo aspettate niente di diverso dalla regina italiana del fantasy. I personaggi sono completi e approfonditi egregiamente; i particolari sulle loro storie e il loro background vengono svelati man mano, in modo da non rovinare la sorpresa al lettore.
Il mio preferito è stato sicuramente Kyllen: determinato, audace e sempre gentile. Pronto ad imbarcarsi in una missione potenzialmente suicida per amore della verità e delle idee in cui crede fermamente. E' abbastanza maturo da riconoscere i propri sbagli, ma allo stesso tempo non rinnega il passato e ne trae lezioni importanti che lo porteranno a seguire Myra e a cercare di scoprire la verità sul segreto che avvolge l'Illuminato.
Non so se Giulia concordi come me, ma trovo che caratterialmente somigli molto a Sennar, che abbiamo amato follemente.

Sono totalmente d'accordo. Il fantasma di Sennar ancora aleggia sulle mie letture e per adesso non c'è stato nessuno che l'abbia battuto.
Comunque, in conclusione, io e Sara vi consigliamo vivamente il libro, sia che siate appassionati del genere, sia che ne abbiate sentito parlare oggi per la prima volta (in tal caso speriamo di avervi trasmesso la nostra passione almeno un pochino). Non ci aspettavamo nulla di meno dalla Troisi, che ormai ha conquistato un posto d'onore nella nostra libreria. Quest'autrice è stata, come sempre, una garanzia e siamo contente di aver avuto l'occasione di presentarvela, se non la conoscevate in precedenza.
Io e Sara vi lasciamo e vi auguriamo, come al solito, delle letture d'oro!







VOTO:
1/2


Nessun commento:

Posta un commento