venerdì 7 aprile 2017

Recensione: La meraviglia di essere simili - Daniela Volontè






Titolo: La meraviglia di essere simili
Autore: Daniela Volontè
Casa editrice: Newton Compton
Genere: Young Adult
Prezzo: Cartaceo 9,90 €
ebook 4,99 €

Data di pubblicazione: 23 Marzo 2017



Per dimenticare un passato doloroso, Elisabeth decide di allontanarsi da New York. Si trasferisce così nella cittadina nella quale viveva la sua migliore amica e inizia a lavorare come insegnante. Ma al liceo di Watertown la sua vita è destinata a cambiare. A sconvolgerla sarà Alexander, un ragazzo di diciassette anni. Come Elisabeth, anche Alex ha un passato che lo ha segnato, e il presente non va granché meglio: la madre è alcolizzata e lui deve prendersi cura della sorella più piccola, Julia, di soli sei anni. Elisabeth lo incontra in aula il primo giorno di scuola, e da quel momento non riuscirà più a dimenticarlo. C’è un dolore comune che li unisce, eppure quando sono insieme la sensazione che provano è quella di pace. Ma Alex è minorenne e oltretutto è un suo allievo. Elisabeth sa bene che non può permettersi alcun tipo di coinvolgimento sentimentale. All’inizio entrambi cercano di tenere a bada i propri sentimenti, fin quando non riescono più a trattenerli…



Credo fermamente nel colpo di fulmine. In amore. In amicizia. Ho colpi di fulmine con gli abiti praticamente ogni giorno, figuriamoci se questo non poteva capitarmi con i libri. 
Non parlo di un solo libro, il mio è un colpo di fulmine datato. Da quando ho letto la prima frase scritta da Daniela Volonté ho avuto gli occhi a cuoricino e da allora questa sensazione di beatitudine persiste ed insiste! 
Ho letto tutto d'un fiato la sua ultima creazione: La meraviglia di essere simili, come ogni volta è stato "amore alla prima lettura". 
Un romanzo delicato ed intenso, una storia di coraggio e di riscatto, di nuove possibilità e di speranza. 
Alex ed Elisabeth sono anime affini con un bagaglio di dolore e sofferenza ingombrante, sono fin troppo simili e quando sono l'uno accanto all'altra si sentono invasi da una sensazione di pace. 
«Che cosa ho fatto per meritarti?»
«Non ti sei arreso e non hai scelto la via più semplice. Hai continuato a vivere e alla fine ti ho trovato.»

Alexander ed Elisabeth. Un uomo e una donna. Un alunno e la sua insegnante. Un amore proibito. 
Una passione ed un legame più forti delle convenzioni sociali.
Questa è una storia non facile da trattare ed il più delle volte è difficile da digerire per noi lettori, perché si entra in una sfera dove la sensibilità di ognuno di noi viene messa a dura prova e viene fuori quello che per noi è il concetto di giusto o sbagliato. Ma alla fine cosa è giusto? Se un amore ti fa battere il cuore, può l'età rappresentare un ostacolo? Chi decide cosa sia giusto? E soprattutto se alla base c'è un sentimento puro perché si deve aver paura di viverlo?
«Voglio vivere così, come in questo istante. Voglio mangiare una fetta di torta. Voglio fare l’amore con la persona che amo. Voglio che i ricordi non facciano più male. Voglio quello che abbiamo in questo momento, Alex. Nulla di più.»

La bravura di Daniela emerge perché solo lei è in grado di spiegare la nascita di questo sentimento, non solo attraverso le parole dei due protagonisti, ma anche grazie alle emozioni che vengono fuori. Emozioni e sentimenti talmente forti da creare vere e proprie immagini visive: ho percepito sulla mia pelle il bisogno di Alex e le fragilità di Liz. Un amore nato tra le rovine delle loro esistenze ma libero dalle paure, dalle convenzioni.  
La meraviglia di essere simili impone a chi lo legge quel desiderio di andare oltre: ai limiti, alle paure, alle apparenze. Oltre a chi ci etichetta in un certo modo senza conoscerci davvero!


Alexander è un uomo, non il solito ragazzino alle prese con la tempesta ormonale tipica della sua età. Maturo e responsabile, un padre per la sorellina, un ottimo alunno che deve convivere con una madre alcolizzata e violenta. Il suo personaggio è la vera scoperta del romanzo, entri in empatia con lui, vorresti davvero poter fare qualcosa per aiutarlo. Spesso ho immaginato di essere Elisabeth ed entrare nel libro e poterlo abbracciare. 
Il suo percorso di rinascita mi ha commossa, il voler fare sempre la cosa giusta lo ha reso ai miei occhi l'uomo perfetto. Dolce e sensibile, ma anche molto passionale e protettivo.
«Non credo più in Dio da molto tempo, ma ringrazio chiunque ti abbia messo sulla mia strada. Non avrei resistito ancora per molto. Stavo per arrendermi… ma quel giorno a scuola sei arrivata tu. Ho ritrovato la speranza e quando le cose volgono al peggio, tu compari al mio fianco…»
Non ho mai percepito leggendo il romanzo che Alex e Liz stessero facendo qualcosa di proibito oppure peccaminoso, mi sono ritrovata, naturalmente e senza forzature, a tifare per il loro amore. A sperare fortemente che la vita dia loro una tregua dalla sofferenza. 
L'autrice è brava a gestire la loro relazione, l'intesa e la passione che c'è anche solo dietro ad uno sguardo. Si innamorano poco alla volta, semplicemente. 
«Grazie a te il mondo ha smesso di essere
sbiadito.  Sono tornati i colori. Ho capito che solo donando parte di me stessa agli altri, senza pretendere nulla in cambio, la mia vita poteva essere degna di questo nome.»
Semplice è la parola che mi viene in mente quando penso ai romanzi di Daniela Volontè, prendo in prestito le parole dello scrittore Giovannino Guareschi quando afferma che: "Comunque è sempre infinitamente più difficile essere semplici che essere complicati". 
Una frase vera e applicabile in qualsiasi circostanza: nella vita di tutti i giorni ma soprattutto nella scrittura. Per un'autrice far percepire la semplicità dei gesti, delle parole, il narrare fatti di vita quotidiana dando loro il giusto valore è cosa assai difficile e spesso pericolosa perché si cade nella banalizzazione. Trattare temi forti come l'alcolismo, il suicidio senza eccedere in facili pietismi o banalizzazioni, rende palese il mio amore per questa scrittrice. 
Grazie Daniela continua a scrivere storie che parlano al cuore. 
Alla prossima lettura!





Sono certo che alla fine aprirà gli occhi, capirà che sono un ragazzino incasinato e passerà oltre cercandosi un uomo vero. Quel giorno mi spezzerà il cuore, ne sono certo, ma so anche che vale la pena correre il rischio. 



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