mercoledì 3 maggio 2017

Recensione: Cose che non voglio dimenticare - Lara Avery





Titolo: Cose che non voglio dimenticare
Autrice: Lara Avery;
Data d'uscita: 14 marzo 2017
Casa editrice: Mondadori
Genere: YA
Pagine: 339
Prezzo ebook: 2.99



"Se stai leggendo queste parole, probabilmente ti stai chiedendo chi sei. Sei me, Samantha Agatha McCoy, in un futuro non troppo lontano. Sto scrivendo queste righe per te. Dicono che la mia memoria non sarà più la stessa, che comincerò a dimenticare le cose. Per questo ti scrivo. Per ricordare." Samantha aveva in testa un piano ben preciso. Per prima cosa vincere il campionato nazionale di dibattito, poi trasferirsi a New York e diventare un affermato avvocato per i diritti umani. E infine, ovviamente, conquistare Stuart Shah, il ragazzo di cui è pazza.
Tra lei e i suoi progetti però si mette in mezzo la rara malattia genetica di cui è affetta e che poco alla volta - così dicono i medici - le porterà via la memoria e la salute.
Ma tutto si può dire di Sammie tranne che sia una diciassettenne che si abbatte facilmente. A un destino tanto assurdo, infatti, decide di opporsi con tutte le sue forze. E lo fa nell'unico modo che conosce: scrivendo. In un diario assolutamente non convenzionale, indirizzato alla sua futura sé e ribattezzato Libro delle cose che non voglio dimenticare, inizia ad annotare tutti i momenti belli (e meno belli) della sua vita: dal riavvicinamento al suo più vecchio e caro amico ai mille modi che lui si inventa per farla ridere, al primo romanticissimo appuntamento con il suo grande amore. E poi, ancora, dalle persone che le hanno spezzato il cuore e quelle che glielo hanno "aggiustato". Perché se davvero lei dovrà andarsene presto, almeno lo farà con la consapevolezza di aver prima assaporato tutto ciò che la vita poteva regalarle. Un romanzo tenero e delicato, una storia struggente che non abbandonerà facilmente il lettore, neanche dopo che avrà letto l'ultima pagina e riposto il libro sullo scaffale.




Cose che non voglio dimenticare è una storia triste,romantica,felice… 
Cose che non voglio dimenticare è una storia e basta.
La nostra protagonista è Samantha McCoy, Sammie. Tutto ciò che fa lo svolge con una grande passione e determinazione che le hanno permesso di andare avanti e, soprattutto, di essere una delle studentesse migliori del suo liceo. Il suo sogno, o meglio il più vicino tra i miliardi che vorrebbe si realizzassero, è quello di vincere il Torneo Nazionale di Dibattito. Solo raggiungendo questo traguardo si sarebbe sentita appagata; traguardo che, insieme all’amica nonché compagna di dibattiti Maddie, sognava dall’inizio delle scuole superiori. 

Sei me, Samantha Agatha McCoy, in un futuro non troppo lontano. Sto scrivendo queste righe per te. Dicono che la mia memoria non sarà più la stessa, che comincerò a dimenticare le cose. All'inizio solo qualcosina, poi molto di più. Quindi scrivo per ricordare.


Ma quando la vita si programma, quando ogni secondo della propria esistenza viene scandito su un calendario e tutto sembra sotto controllo, è proprio in questi istanti che il Destino sferra il suo gancio destro sulla guancia ingenua di Sammie. Alla ragazza, ricca di sogni e ambizioni, viene diagnosticata una rarissima malattia, la NPC, che comporta, tra gli svariati sintomi, la perdita della memoria. La memoria, colei che aveva permesso di costruire tutto ciò che Sammie aveva intorno. Amici, traguardi raggiunti, andamento eccellente, tutto basato sulla sua cara memoria. Persino il suo futuro dipende dalla sua amica memoria.
La malattia cambia tutte le carte in tavola repentinamente. Secondo i medici la situazione peggiorerà sempre di più ma Sammie è ottimista, può farcela. E, allora, inizia a scrivere un libro proprio sulle cose non vuole dimenticare, su ciò che non deve dimenticare. E lo scrive a sé stessa, alla Futura Sammie che immagina al college con una lunga carriera davanti e con grandi aspirazioni da seguire. Purtroppo, non sa che ciò contro cui sta combattendo è più forte di lei nonostante tutto.



Ho apprezzato davvero molto il fatto che Sammie fosse una donna coraggiosa e forte, che nonostante tutto volesse andare avanti anche quando la malattia, il suo corpo, la sua mente le remavano contro. La convinzione iniziale di poter respingere la malattia, di poterla abbattere e farla sembrare solo un brutto periodo, ha quasi convinto anche me. Perché lei ci crede fino in fondo e, così, non può fare a meno il lettore/lettrice.
Un’altra caratteristica che ho decisamente apprezzato è stata la sua tenacia nell’andare avanti con quella che era la sua vita. La malattia non ha arrestato i suoi desideri o la possibilità di innamorarsi. 
E a proposito di questo, devo dire che il rapporto con Stuart è stato a tratti banale. Forse è stato il personaggio stesso di Stuart ad essere scontato, forse troppo accondiscendete, il ragazzo perfetto senza motivo. Di certo, ho apprezzato di gran lunga Coop. L’ho amato dal primo momento in cui è comparso e Sammie ha parlato di lui. Coop è un ragazzo decisamente semplice. Non sarà un letterato, né una mente studiosa con voti eccellenti e grandi ambizioni ma ha un grande cuore e lo ha dimostrato con Sammie.


C’è una parte di me che vuole essere straordinaria. Come se volessi credere che se ti impegni e hai delle buone idee, puoi essere quello che vuoi.

Devo dire la verità, mi aspettavo che i risvolti potessero essere quelli che poi si sono rivelati. Tuttavia, l’originalità nel romanzo non sta negli eventi, a parer mio. La bellezza di questo libro sta proprio nel modo in cui viene raccontata e cioè tramite le parole, i pensieri, i sentimenti di Sammie che racconta dettagliatamente nel suo libro tutto ciò che le accade. Questo metodo permette di immedesimarsi completamente. 
Un altro elemento che fa entrare nella storia è la brevità dei capitoli. Ciò rende tutto più scorrevole e diretto e crea come un fiume di pensieri ininterrotti quasi naturale. 

L’unica nota stonata in questa meravigliosa canzone è la fine. In particolare, nelle ultime venti pagine si intrecciano una serie di eventi che potevano essere narrati in maniera più dettagliata. La fine è troppo brusca, affrettata. Sembra che qualcuno abbia premuto x4 e tutto sia andato fin troppo veloce.
Avrei preferito personalmente che Sammie spiegasse qualcosa di più o che lo facesse Coop o qualcun altro. Ma, almeno, che qualcuno spiegasse qualcosa su ciò che succede e che non si concludesse così. Certo, la fine era ovvia. Non poteva essere altrimenti ma il modo in cui è stata narrata, o meglio, in cui NON è stata narrata mi ha fatto storcere il naso. 

Questo non toglie il fatto che il libro sia davvero interessante e appassionante. Lo consiglio a chi ha voglia di una storia di coraggio e determinazione perché questa lo è assolutamente!



VOTO:

Stay brave,


2 commenti: