lunedì 30 gennaio 2017

Release Review: Amore, zucchero e caffè - Daniela Sacerdoti

Buon inizio settimana a tutti, miei Lettori Accaniti! 
Questa volta iniziamo col botto, con una Release Review di "Amore zucchero e caffè", ma non finisce qui. 
Ci vediamo alla fine del post con una sorpresina...






Titolo: Amore, zucchero e caffè
Autore: Daniela Sacerdoti
Casa editrice: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 288
Prezzo: Cartaceo 9,90
Ebook 3,99
Data di pubblicazione: 19 Gennaio 2017

Il matrimonio di Margherita sta andando a rotoli. Rimanere incinta dopo averci provato per tanto tempo è stata una sorpresa favolosa per lei, ma non per il marito. Quando ne ha più bisogno, si rende conto che lui non c’è. E allora Margherita decide di prendersi del tempo per se stessa, per capire dove stia andando il suo matrimonio. Lascia quindi Londra per trascorrere l’estate a Glen Avich, il posto in cui sua madre e il patrigno gestiscono un caffè. Ha bisogno di uno stacco per riallacciare il rapporto con la figlia Lara e dare una svolta alla propria vita. Ma Glen Avich può avere uno strano effetto sulle persone… Quando inizia a lavorare per Torcuil Ramsay, tutto comincia a cambiare. Margherita percepisce che il suo cuore si sta risvegliando, nonostante non lo credesse possibile. Quando finalmente sta cominciando a capire chi è davvero, si trova di fronte a una scelta che potrebbe mettere in discussione tutto. E per prendere la decisione giusta le servirà molto coraggio...

"Chi può dire che cosa sia un errore e che cosa non lo sia,se ti porta là dove sei destinata ad andare?"

Quando le mie “colleghe” mi hanno proposto di recensire l'ultimo romanzo di Daniela Sacerdoti, avendomi già attratto la copertina e non avendo ancora mai avuto l'occasione di leggere nessuno dei suoi libri, sono stata contentissima di accettare.
La protagonista principale di “Amore, zucchero e caffè” è Margherita, una giovane donna il cui desiderio di diventare mamma si avvera come un miracolo, dopo averci tentato e ritentato, dopo anni di consulenze mediche e cure che sembrano essere inutili. D'improvviso il suo desiderio viene realizzato, come se una mano dal cielo l'avesse toccata.
Ma suo marito Ash, un giovane intraprendente dedito al lavoro, non la pensa proprio come lei; infatti non sembra felice dell'arrivo del nascituro e inizialmente la moglie attribuisce la colpa alla paura di diventare padre ed avere un figlio loro.
Infatti la giovane coppia, dopo vari tentativi incompiuti e con il pensiero di non riuscire ad avere un figlio, aveva deciso in passato di fare richiesta per un'adozione e presto era arrivata a casa loro una dolce bimba di sei anni di nome Lara.
Margherita amerà Lara con tutte le sue forze e come se fosse davvero sua figlia e l'avesse portata in grembo e cercherà in ogni modo di far superare alla ragazzina il peso del passato ingombrante che porta sulle spalle.

Dunque il pensiero di Margherita è che Ash abbia paura che la loro vita venga sconvolta dall'arrivo del bambino, ma spera comunque che col passare dei mesi, le prime ecografie, i primi cambiamenti e vedendo il loro bambino crescere nel suo corpo, il marito potrà amarlo come lo sta già amando lei.
La realtà dei fatti è ben diversa però... Infatti Ash con la nascita di Leo, non migliora, ed il rapporto con i figli viene a mancare ogni giorno di più; si butta a capofitto nel lavoro, è sempre assente e anche quando è a casa è distante e non presta ai figli le attenzioni di cui hanno bisogno.
Margherita dunque si ritrova a crescere due figli da sola, poiché la madre abita lontana da Londra e l'unico supporto che ha è la sorella Anna con cui ha un rapporto speciale.

Con l'arrivo del fratellino però arrivano i primi problemi anche per quanto riguarda il passato di Lara che riemerge.
Ormai la ragazzina è un'adolescente e con la notizia dell'imminente arrivo di un fratellino diventa ogni giorno più strana, taciturna e chiusa in sé stessa.
Sulle spalle della giovane ragazza infatti grava il peso di un passato che non riesce a superare: la madre si è suicidata quando lei era molto piccola ed è cresciuta con un padre violento fino all'arrivo della sua famiglia adottiva.
Questa triste verità viene fuori dagli incontri con uno psicoterapeuta a seguito di scatti di ira della ragazza che ormai è caduta in una crisi profonda.
Ma nonostante i tentativi di Margherita di risolvere la crisi coniugale e i problemi di Lara, niente sembra andare per il verso giusto...
"Ci sono dei legami che,per quanto ormai logori, costrittivi e pregni di amarezza, è molto difficile spezzare, forse impossibile. O comunque, non senza recidere anche una parte di te"
Così, per cercare un po' di tranquillità e riflettere sulla sua vita e su quella dei suoi figli, Margherita decide di cambiare aria e di raggiungere la madre a Glen Avich, il paesino della Scozia dove sua madre vive e lavora con il suo compagno
Michael.
Riuscirà la donna a trovare le risposte che cerca sul suo matrimonio e su quello che riguarda la felicità dei suoi figli?
Che dire? Il romanzo mi ha preso fin dalle prime pagine, ho vissuto le sensazioni e le emozioni di Margherita sulla mia pelle come se fosse la sua.
Sarà che sono donna e particolarmente empatica, ma ho veramente vissuto la storia appieno, immedesimandomi pagina dopo pagina.

Inizialmente non riuscivo a comprendere il comportamento di Ash; tu e tua moglie avete una vita perfetta, una bambina perfetta che amate da morire e finalmente dopo anni avrete un bambino tutto vostro, un bambino frutto del vostro amore: cosa c'è nella tua testa che non va? Dovresti sprizzare gioia da tutti i pori...
Dalle prime pagine l'ho detestato, per il suo egoismo ed il modo in cui tratta i propri figli, per le mancanze che ha, per il fatto che il piccolo Leo cerchi disperatamente delle attenzioni che lui non gli darà mai, per Lara che dovrebbe avere l'amore di un padre, quello che non ha avuto dal padre biologico, ed infine per Margherita che non merita di essere trattata con indifferenza e, a trentotto anni, dovrebbe pretendere amore dall'uomo che ha accanto.
Mi sono immedesimata in questa donna che si ritrova sola, con una ragazzina che non riesce ad affrontare i problemi col suo passato e che ogni giorno mostra segni di peggioramento e, quando la situazione precipita e la donna decide di andare a passare l'estate dalla madre a Glen Avich, l'ho capita ed appoggiata.
"Solo quando posi finalmente il tuo fardello ti rendi conto di quanto fosse pesante,di quanto sia stata dura portarlo sulle spalle."
L'Arrivo nel paesino della Scozia sconvolgerà la vita della famigliola.
Infatti, quando le viene proposto di lavorare nella tenuta di Ramsay Hall, la donna non immagina che sarà proprio lì che troverà le risposte a tutte le domande che la affliggono.
Lì conosce Torcuil, un giovane insegnante di famiglia benestante che per anni ha abitato a Ramsay Hall; col tempo però quel luogo è stato abbandonato a sé stesso e il ragazzo si è ritrovato a dover gestire da solo una casa da cui non riesce a staccarsi.
Tutto cambia, appunto, quando a Margherita si presenta la possibilità di lavorare per lui dandogli una mano con la casa. La donna non sa del mistero che si cela dietro quelle stanze così ben arredate....
Margherita ritroverà l'amore, quello vero, e riscoprirà la passione per la cucina e per il suo lavoro da pasticcera che ha dovuto, negli anni, accantonare. Ritroverà un vecchio libro di ricette della nonna e tornerà a sentirsi viva proprio con il suo lavoro.
Lara invece capirà cosa significa la felicità di sentirsi a casa e l'amore di una vera famiglia e di una vera amica, Inary.

Che cosa mi è piaciuto di questo libro?
La storia innanzi tutto; la scrittrice ha creato dei personaggi con un'identità ben definita e ha saputo amalgamare bene le caratteristiche di ognuno di loro creando una trama accattivante e che ti prende fin dalle prime pagine.
Mi è piaciuto in particolare Margherita: è una donna forte e che sa quel che vuole, che deve solo trovare la forza di fare una scelta sicuramente difficile, ma che porterà alla sua rinascita e al benessere dei figli che ama tanto.
La “vacanza” a Glen Avich la porterà a compiere un percorso personale per la ricerca della VERA se stessa.

Ho trovato molto interessante anche il personaggio di Torcuil e la storia della famiglia e del mistero di Ramsay Hall, che ha dato quel tocco in più alla storia.
Il taccuino della nonna da cui Margherita trae spunto per le ricette, con quelle idee per biscotti e prodotti tipici della cucina italiana, servirebbe ad ognuna di noi, soprattutto in questi pomeriggi invernali! Ho trovato l'idea dell'autrice di inserire sul proprio sito le ricette menzionate all'interno del libro decisamente geniale!
Insomma...se non si fosse capito, mi è piaciuto un sacco questo romanzo rosa e spero che leggendolo mi possiate dare le vostre opinioni in merito!

Concludo salutandovi e dandovi appuntamento alla prossima recensione!!
"Ci sono momenti nella vita in cui sembra che cada improvvisamente un velo e vedi finalmente le cose per quello che sono,non per come le hai sempre percepite. Un momento di chiarezza,di profonda comprensione. Quell'istante fu così"





VOTO:

Come vi avevamo annunciato, non è finita qui, perché oltre a questo favoloso libro, vi vogliamo presentare anche alcuni tipi di caffè strani.
Proviamo a vedere quanti ne conoscete? 

Caffè Kopi Luwak

Il Kopi Luwak è il caffè più costoso al mondo, perché? Perché i grani vengono selezionati dagli escrementi di un animale della foresta indonesiana chiamato Luwak. Dopo averlo lasciato asciugare, il sapore del caffè è sublime e viene aromatizzato con caramello o cioccolato. La sua rarità per una produzione mondiale (solamente 200kg l’anno) lo rende un caffè d’eccezione. 


Caffè al pepe

In Marocco il caffè non è mai apprezzato senza pepe nero. Oltre ai grani, i Marocchini amano aggiungere nella loro tazza della cannella, dello zenzero, della noce moscata e chiodi di garofano. Ovunque vi troviate in Marocco, il caffè lo potrete gustare in queste varianti!



Il Kopi Joss

La particolarità del Kopi Joss è che nella bevanda viene aggiunto un pezzo di carbone incandescente, permettendo di neutralizzare così l’acidità del caffè. Lo si può trovare in Indonesia ed è ideale per le persone che si lamentano di gorgogliare dopo aver bevuto un caffè classico. Vada per la tazza fumante!


Il Kopi Gu You (o caffè al burro)

Sciogliere del burro in una tazza di caffè caldo può sembrare strano, molto strano, eppure è una variante molto popolare in tutto il mondo. Originaria del Singapore, la preparazione è ricca e cremosa, il burro rilascia un aroma dolce e rende il caffè del mattino un cremoso desiderio.

Ma questi sono solo alcune delle ricette dei caffè più strani che esistono al mondo! 
Si sa, noi italiani siamo molto gelosi del nostro caffè soprattutto quando andiamo in vacanza fuori dal nostro paese e, puntualmente, ci vengono proposti degli intrugli più che altro annacquati.
Sicuramente alcune di queste ricette vi avranno fatto storcere il naso, a me sicuramente (quello con gli escrementi del Luwak lo passo più che volentieri...), ma altre sono sicuramente interessanti e hanno stimolato la mia curiosità. Voi quale provereste? 


Fatecelo sapere con un commento quaggiù e se non volete perdervi nessuna delle nostre novità (che saranno tante, fidatevi) iscrivetevi ai lettori fissi!
E passate anche nei post degli altri 4 blog partecipanti a questo Release Review, con le loro imperdibili sorprese! 
Noi ci vediamo alla prossima! XOXO



8 commenti:

  1. Ciao!
    Nuova follower sbarcata qui per caso, grazie all'iniziativa "Cuori in viaggio" :)
    Mi sono subito aggiunta ai lettori fissi :3

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    1. Ciao!
      "Cuori in viaggio" non è ancora iniziata e già ci da soddisfazioni! Speriamo il nostro blog ti piaccia allora e che tu possa trovare un luogo in cui leggere qualche sincera opinione sui romanzi che ti interessano!
      Un bacio,

      Giulia

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  2. Avrei voluto tirare un bel pugno a Ash! Ma si può essere un uomo del genere!
    :P il caffè con escrementi lo avevo già sentito e ...davvero, c'è chi paga per una roba del genere?
    Il caffè al burro mi attira un sacco!

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    1. Io l'ho letteralmente odiato!! Dall'inizio alla fine..senza parole proprio. È esattamente l'opposto di Torcuil,che invece ho adorato dal primo "incontro😍..

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    2. Purtroppo sì, c'è chi paga per bere un caffè agli escrementi... Una follia totale! E' l'unico che non proverei neanche se mi pagassero

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  3. Il mistero di Ramsay Hall è quella nota originale che fa la differenza. Per quanto ami il caffè... per me Caffè Kopi Luwak proprio NO! XD

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    1. Mi trovo decisamente d'accordo con te! Il mistero rende la storia più accattivante e ti voglia a leggere per scoprirne di più! L'ho trovato geniale!

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    2. Spero che per chiunque il caffè Kopi Luwak sia un grande no.. ahahahah

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