mercoledì 25 gennaio 2017

Recensione in anteprima: Hai cambiato la mia vita - Amy Harmon



Titolo: Hai cambiato la mia vita 
Autore: Amy Harmon 
Genere: New Adult
Editore: Newton Compton 
Pagine: 384 
Prezzo: 4,99 (ebook) 
               9,90 (cartaceo) 
Data di pubblicazione: 26 Gennaio 2017


The Law of Moses Series:
1. Hai cambiato la mia vita
2. The Song of David



Lo trovarono nel cesto della biancheria di una lavanderia a gettoni: aveva solo un paio di ore di vita. Lo chiamarono Moses. Quando dettero la notizia al telegiornale dissero che era il figlio di una tossicodipendente e che avrebbe avuto problemi di salute. Ho sempre immaginato quel “figlio del crack” con una gigantesca crepa che gli correva lungo il corpicino, come se si fosse rotto mentre nasceva. Sapevo che il crack si riferiva a ben altro, ma quell’immagine si cristallizzò nella mia mente. Forse fu questo ad attrarmi fin dall’inizio. È successo tutto prima che io nascessi, e quando incontrai Moses e mia madre mi raccontò la sua storia, era diventata una notizia vecchia e nessuno voleva avere a che fare con lui. La gente ama i bambini, anche i bambini malati. Anche i figli del crack. Ma i bambini poi crescono e diventano ragazzini e poi adolescenti. Nessuno vuole intorno a sé un adolescente incasinato. E Moses era molto incasinato. Ma era anche affascinante, e molto, molto bello. Stare con lui avrebbe cambiato la mia vita in un modo che non potevo immaginare. Forse sarei dovuta rimanere a distanza di sicurezza. Ma non ci sono riuscita. Così è cominciata una storia fatta di dolore e belle promesse, angoscia e guarigione, vita e morte. La nostra storia, una vera storia d’amore. 


Non so se vi è mai capitato di leggere il libro di un autore che amate e, prima ancora di iniziarlo, sapere che già lo amerete alla follia. Questo è quello che è successo a me dopo aver letto la trama di “Hai cambiato la mia vita”, o meglio ancora, come piace chiamarlo a me nel suo titolo originale, “The Law of Moses”.
Ho letto ogni singolo libro pubblicato in Italia di Amy Harmon e mai, ma proprio mai, ne sono rimasta delusa. E tra tutti i suoi libri che ho letto, “The law of Moses” è quello che ho preferito di più.
La storia non è una di quelle tipiche che si può trovare in un libro o una di quelle scritte precedentemente dalla Harmon. Qui tutto è diverso, non convenzionale, proprio perché sono i personaggi i primi a non essere tipici.
Il romanzo parla di Moses, un ragazzo ritrovato in un cesto della biancheria di una lavanderia a gettoni. La madre lo ha abbandonato lì appena partorito ed in seguito verrà ritrovata morta per overdose.
Le parole sviliscono, suonano vuote e trasformano tutto ciò che dico, tutto ciò che sento, in un romanzetto da due soldi, zeppo di frasi studiate appositamente per farvi versare qualche lacrima, per innescare una reazione immediata. Una reazione che non ha niente a che fare con la realtà, solo facili emozioni che potete mettere da parte una volta chiuso il libro. Emozioni che vi fanno piangere e sorridere fra i singhiozzi, sollevati dal fatto che si tratti solo di una storia. E, soprattutto, non della vostra storia. Ma in questo caso è diverso.
Perché questo libro è la mia storia. E io non ero preparato.


Durante la gravidanza, infatti, la madre di Moses non ha mai smesso di fare uso delle droghe che era solita prendere e per questo motivo viene definito “figlio del crack”. Nessuno sapeva che danni avrebbe riportato quel piccolo fagottino, se mentali o fisici o se sarebbe stato in perfetta salute.
Moses è cresciuto per anni con la famiglia della madre defunta, fino a quando a diciotto anni non si trasferisce definitivamente nella casa della sua bisnonna Kathleen a Levan. Qui avrà come vicina di casa Georgia.
Georgia è una ragazzina che ama i cavalli ed è cresciuta allevandoli e aiutando i suoi genitori ad assistere i ragazzini con problemi di gestione della rabbia, di droga e passati difficili.
Un giorno sua madre le racconta la storia di Moses e lei ne rimane così tanto affascinata che quando lui si trasferisce nella casa vicino alla sua non perde occasione di tenerlo d’occhio. Soprattutto quando lui comincerà a lavorare per suo padre, Georgia cercherà di avvicinarlo e risolvere quel mistero del “figlio del crack”. Tutto in Moses la affascina. Il suo comportamento, i suoi gesti, la sua storia.
Invece, le leggi esistevano. E le regole anche. Le leggi della natura e le leggi della vita. Le leggi dell’amore e le leggi della morte. Quando le infrangi, non puoi sfuggire alle conseguenze. E noi due, come tante coppie di amanti sfortunati prima di noi, e tante che sarebbero venute dopo, eravamo governati da quelle leggi, che decidessimo di rispettarle o no.

Ma Moses non vuole che nessuno gli si avvicini, soprattutto non Georgia, che cercherà di allontanare in qualsiasi modo.
Ma Georgia non si lascia abbattere dal carattere scorbutico del ragazzo e un giorno gli propone di dipingere le pareti della sua camera con la storia che suo padre le raccontava da piccola.
Inizialmente Moses rifiuta, ma poi la nonna lo spinge a farlo. Così i due cominciano a passare del tempo insieme e più Georgia gli sta accanto, più vorrebbe non lasciarlo andare via mai più.
Ma Moses non è un ragazzo come tutti gli altri. Non sa come relazionarsi con la gente, non ha amici, non ha nessuno a parte la nonna e, soprattutto, è un ragazzo incasinato.
Incasinato perché Moses non dipinge per svago. Dipinge per necessità, per liberarsi di tutte le visioni che gli affollano la mente. Perché tutto ciò che Moses dipinge gli viene mostrato da dei soggetti molto particolari e questo dono è qualcosa che lo spaventa tanto da non averlo rivelato a nessuno.
Ho veramente adorato leggere questo libro. Non voglio rivelarvi altro della trama perché è un romanzo tutto da leggere e scoprire, dalla prima all’ultima parola.
La Harmon poi ha questa particolarità di farmi amare qualsiasi personaggio. Georgia per la sua perseveranza, per il suo non essersi arresa mai con Moses, per essere riuscita dove molti avevano fallito. Per aver avuto la forza di affrontare tutto ciò che la vita le ha posto davanti e, credetemi, la vita con lei non è stata molto generosa ad un certo punto. Chiunque si sarebbe piegato, si sarebbe lasciato andare al dolore. Ma Georgia no.
Moses invece, con la sua aria misteriosa, con la sua maledizione, col il suo voler tenere tutti lontani, ma fallendo miseramente con Georgia. Lui che alla fine non aveva neanche la forza di allontanarla e per un po’ si è anche abbandonato a lei e alle sue stranezze. Lui che ha avuto la forza di ammettere che qualcosa non andava, che c’erano molte cose da sistemare. Lui che ha avuto la forza di rivoluzionare la sua vita e delle sue debolezze farne infine il suo punto di forza.
E forse la Harmon ha fatto bene a dividere questo romanzo in un Prima e un Dopo. Nel Prima ero una cosa. Col Dopo ho aperto gli occhi su tante cose.
Perché, vedete, la Harmon ha questa capacità di portarti a riflettere su tante cose, con i suoi libri. Non sono mai scontati e banali come si potrebbe credere. Ha questo grande dono di farti riflettere su cose che solitamente non degneremmo mai di nota, ma lei no, riesce a tirare fuori le cose più impensabili. Ecco perché la amo. Ecco perché ho amato Georgia. Ecco perché ho amato Moses. Ecco perché ho amato Eli.
Dopotutto, era una gran bella storia.
Una storia sul passato e il futuro, sui nuovi inizi e sulle cose che durano in eterno. Una storia di persone fragili, persone provate, persone folli e persone spezzate, e soprattutto, una storia d’amore.
La nostra storia.

E inoltre non si può relegare questo libro ad un semplice New Adult. È un misto di vari generi, come il Paranormal, il Thriller… In questo libro c’è proprio di tutto.
Ed è impossibile non amarlo. Se potessi, lo rileggerei ancora e ancora e ancora, senza mai stancarmi.
Ve ne straconsiglio la lettura! Mi raccomando, domani fiondatevi tutti in libreria per comprare la Harmon:3 Noi ci vediamo alla prossima!
La vostra,

«Prima, dopo, per sempre.»



VOTO:

4 commenti:

  1. Ciao! Sono una nuova follower =) Ho già letto qualcosa di Amy Harmon e mi piace tantissimo come autrice, in più di questo state parlando tutti benissimo, perciò devo proprio leggerlo.
    Se ti va di fare un salto nel mio angolino di lascio il link =) http://lostinwonderlandj.blogspot.it/

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    1. Assolutamente, devi leggere questo libro della Harmon! E' proprio fantastico, forse il migliore che abbia mai scritto!

      PS: Già conoscevo il tuo blogguccio, ora ti seguo!:)

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  2. Conosco l'autrice ma questo libro devo ancora leggerlo e mi ispira molto perchè trovo che questa scrittrice sia molto brava

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    1. Non puoi non leggerlo *-* Fiondatiiii! E' bellissimo e unico! Mi è piaciuto anche più di Sei il mio sole anche di notte, ed è tutto dire..

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