giovedì 12 gennaio 2017

Recensione: Non mandarmi via - Daniela Mastromatteo

A tutti coloro che hanno sofferto.
A tutti coloro che credono in una rinascita.
A tutti coloro che non smettono di credere nei sogni.
A tutti voi.




Titolo: Non mandarmi via
Autrice: Daniela Mastromatteo
Casa editrice: self published
Data d'uscita: 24 Novembre 2016
Pagine: 426
Prezzo ebook: 0.99 euro


Serie La Speranza:
1. Hope. Gli occhi della speranza (qui)
2. Non mandarmi via


(Non è necessario leggere il primo volume. Sono due storie distaccate.)
 Maya è un’educatrice d’infanzia e nel tempo libero ama scrivere favole per bambini. La sua vita è apparentemente perfetta. Ha due splendidi amici, Charlotte e Chris, vive ancora con i suoi genitori sul lago di Costanza e ha una storia epica con Niklas dai tempi del liceo. Tutto sembra ruotare per il verso giusto, fino a quando, in una calda sera di primavera, la giovane ragazza decide di imboccare una strada poco trafficata, al rientro dal lavoro. Quella notte, un ragazzo scalzo, sporco e senza alcuna apparente identità piomberà nella sua vita come un uragano. 
Non si sa nulla di lui, eccetto il suo nome. Eppure Maya non riesce a restare indifferente dinanzi alla sofferenza che scorge in quei profondi occhi azzurri. 
Nate è scontroso, irascibile e non sopporta la troppa gentilezza della ragazza. Non crede nei rapporti umani e vuole soltanto approfittare della sua ingenuità. Inizia così una convivenza forzata, un susseguirsi di segreti nascosti, avvenimenti struggenti e scoperte che cambieranno radicalmente la vita di entrambi. Una settimana soltanto: era questo l’accordo; ma si sa, le cose non vanno mai come le pianifichiamo.

«[…] Prova a fare un bel gesto, a qualsiasi persona tu pensi meriti un sorriso, e vedrai che ti sentirai meglio.»

Nate non risponde. Nate non si muove. Nate trattiene persino il respiro. Non ho bisogno di conoscere il suo passato per comprendere la sua sofferenza. Per Nate ogni gesto d’affetto risulta studiato e innaturale. Invece adesso sento lo sforzo che sta facendo. Sta lottando. E lo fa soltanto per me. 

Ero già rimasta conquistata dalla serie, grazie al primo romanzo della (per adesso) duologia, per cui non è stata davvero una sorpresa il fatto che anche questo capitolo mi sia piaciuto e mi abbia catturata.
Avevo già scritto nella recensione di Hope. Gli occhi della speranza, quanto avessi apprezzato l'approfondimento e le ricerche che vi erano state dietro la stesura del libro e sotto questo punto di vista non posso dire di essere rimasta delusa nemmeno da questo romanzo. Anche i colpi di scena sono tanti quanto quelli presenti nel primo capitolo e la trama è altrettanto imprevedibile.
Insomma, in Non mandarmi via ho ritrovato tutto quello che avevo apprezzato in Hope. Gli occhi della speranza e anche qualcosina in più.
Ma prima di passare a questa parte è meglio partire dal principio.

La storia parla di Maya, la figlia di Hope e Daniel. 
Hope e Daniel che sono molto cambiati da come li abbiamo lasciati alla fine del primo romanzo, ma allo stesso tempo sono rimasti uguali. Entrambi sono
maturati, hanno acquisito una certa sicurezza, sono riusciti a venire a patto con i ricordi dolorosi del passato, ma nascondono ancora fragilità e insicurezze. Una cosa sicuramente è rimasta immutata tra loro: l'amore che li legava e che ancora risplende forte tra di loro, essendo allo stesso tempo motivo di orgoglio e di angoscia per Maya.



Perchè la verità è che la ragazza non ha assolutamente lo stesso rapporto con il suo storico fidanzato, Niklas, che anzi spesso passa sopra ai suoi bisogni e ai suoi desideri, relegandola al semplice ruolo di spettatrice nella sua vita.
Tutto cambia una sera di inizio inverno, mentre Maya sta tornando a casa dal lavoro. 
Su una strada deserta ed in mezzo al nulla improvvisamente la ruota della sua macchina si fora e la ragazza si trova in seria difficoltà. Soprattutto perchè uno sconosciuto si avvicina alla sua vettura spaventandola a morte ed inducendone la fuga.

Questo sconosciuto è Nate.
Nate è un ragazzo proveniente da una famiglia molto particolare, che ha deciso di dare un taglio netto al suo passato (ma non per questo ci riuscirà, ovviamente) ed ha tremendamente bisogno di essere salvato, anche se ancora non lo sa.
Nate mi ricorda molto Hope nel primo romanzo della serie. Stesse insicurezze, stessa sfiducia nel genere umano e stesso stupore quando qualcuno fa qualcosa di buono per loro.
Se Nate è la Hope di questo romanzo, non si può dire che Maya sia la Daniel della situazione. Forse perchè ha avuto l'esempio vivente dei suoi genitori per tutta la vita, forse perchè ha preso il carattere dolce dalla madre, fatto sta che Maya crede ancora nell'amore, anche se le sue passate esperienze sono tutt'altro che positive. Tra i due è sicuramente Maya il personaggio più forte e su questo punto tornerò tra un pochino.
La storia tra i due protagonisti, insomma, non inizia nel migliore dei modi e sicuramente nemmeno in quello più facile, ma lo scopo della serie credo sia proprio questo, dimostrare quanto l'amore e la speranza possano cambiare tutto e trovare anche nei momenti più bui la forza per ribaltare la situazione.
Se volete sapere di più, non vi resta che allacciarvi la cintura e godervi il viaggio! 
Niklas, non so cosa sia davvero l’amore. Nessuno di noi lo sa realmente. È un sentimento così complesso che sarebbe impossibile poterlo definire. L’unica certezza che abbiamo, sono gli esempi che ci accompagnano nel corso della vita.
Ci sono due elementi che voglio mettere in evidenza, prima di darvi le mie impressioni generali sul romanzo. Due elementi fortemente positivi, che mi mettono molto in difficoltà nel dare una valutazione perchè avevo già dato il massimo a Hope.Gli occhi della speranza, ma questo libro, sotto questi punti di vista, lo batte alla grande.
Il primo punto per cui faccio davvero i complimenti all'autrice è la forza dei personaggi. E per forza non intendo il saper affrontare le difficoltà e tutto il resto, ma mi riferisco proprio ai personaggi in sè per sè.
Seppur sia Daniel che Hope risultassero molto veri e completi, secondo me Maya e Nate sono a tutt'altro livello. I due personaggi sono forti, sono validi e approfonditi e, soprattutto, non sono scontati.
Nella letteratura rosa c'è un po' un clichè che tutte le autrici cercano di buttare giù, ma in cui in qualche modo quasi tutte ricadono facilmente: la donna che salva l'uomo emotivamente, l'uomo che salva la donna fisicamente.
In questo romanzo non solo questo stereotipo è sconfessato, ma viene addirittura fatto a pezzi. 
E' Maya con il suo senso pratico, il suo coraggio e la sua testardaggine sia a tirare fuori dai casini che ad insegnare la fiducia nell'altro a Nate. Nate poi a sua volta porterà qualcosa di positivo alla ragazza (perchè è così che funzionano tutte le relazioni sane...), ma tra i due il personaggio più forte è sicuramente quello di Maya, ed io ho trovato questo elemento molto originale ed emancipatorio.

Secondo punto: la trama.
Di Hope. Gli occhi della speranza, mi era piaciuto molto il fatto che non fosse scontato ed imprevedibile, ma la cosa che mi aveva colpito di più a livello stilistico era il fatto che l'autrice ci avesse quasi fatto credere di essere caduta nel banale con un classico "colpo di scena" che tanto colpo di scena non era e poi invece ci avesse stupito con una storia totalmente diversa da quella che ci eravamo immaginati.
Bene, qui siamo proprio ad un altro livello. 
Non smetterò mai di stupirmi della crescita fatta da questa autrice dall'inizio della sua carriera e mi sembra impossibile che sia la stessa persona che ha scritto Il profumo della felicità. Ogni romanzo è migliore del precedente e, soprattutto, trasmette il messaggio di cui la scrittrice si fa portavoce in modo sempre più chiaro e diretto
Spero che l'autrice possa continuare su questa strada per moltissimo tempo, continuando a migliorarsi ed a regalarci nuovi libri emozionanti come quelli che compongono la serie de La Speranza.
Sono nato nell’Inferno, vivo nell’Inferno e morirò nell’Inferno. Eppure, nel profondo del mio cuore, vorrei credere che ci sia una speranza e un futuro diverso anche per uno come me. Posso cambiare il mio destino?
In conclusione, vi consiglio questi romanzi se cercate delle storie dal sapore vero e quotidiano, narrati attraverso uno stile dinamico, coinvolgente e diretto che parla dritto al cuore e alle coscienze dei lettori.
Spero che abbiate apprezzato la mia recensione e che possa essere d'aiuto sia a voi che all'autrice.
Anche oggi ho finito e sono molto contenta di avervi portato alla scoperta (o forse no) di una serie che secondo me merita moltissimo.
Noi ci vediamo/leggiamo prestissimo, buon tutto  





VOTO: 
 

 

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