venerdì 16 febbraio 2018

Recensione: L'ospite Inatteso - Patricia Gibney



Titolo: L'Ospite Inatteso
Autore: Patricia Gibney
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Serie: Lottie Parker #1
Pagine: 474
Prezzo: € 2,99 (ebook) 
           € 8,50 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 4 Gennaio 2018


La buca non era profonda. Un sacchetto di farina avvolgeva il piccolo corpo. Tre faccine guardavano dalla finestra, gli occhi neri di terrore. Uno dei bambini disse: «Chi sarà il prossimo?» 
La detective Lottie Parker cerca un collegamento tra la morte di una donna assassinata in una cattedrale e quella di un uomo impiccato a un albero del suo giardino. Le vittime hanno infatti un passato oscuro in comune. Ma nel corso delle indagini Lottie vede man mano riaffiorare antichi dolori che ben conosce, e quello strano caso sembra iniziare a riguardarla personalmente. Solo muovendosi in fretta potrà fermare l’allungarsi della scia di sangue, ma andare fino in fondo potrebbe farle correre un pericolo terribile che la riguarda molto da vicino…



recensione

Buongiorno lettori, come ve la cavate? È da un po' che non ci si legge! Colpa mia, tra gli impegni vari, i libri che avevo da leggere hanno fatto un po' di polvere, ma oggi torno qui per parlarvi di uno dei miei generi preferiti. Lo so che lo avete capito, sì parlo proprio del thriller! Adoro questo genere di libri e grazie a Newton Compton Editori ho avuto la possibilità di leggere ’ L'ospite Inatteso ’ di Patricia Gibney. Lo avevo puntato fin dal momento in cui è spuntato nella categoria ’ prossimamente ’ del sito web Newton e sono stata felice di poterlo leggere in anteprima, nonostante la recensione arrivi così tardi. Perciò, bando alle ciance ed immergiamoci nella recensione di questo romanzo. 
‹‹Durante quegli ultimi momenti di agonia lasciò che le ombre la portassero in un poto di luce e benessere, raggiunse una pace che non aveva mai provato in vita sua. Piccole stelle le pizzicarono gli occhi, prima che l'oscurità inondasse il suo corpo morente.›› 


Quando si parla di omicidi, Lottie Parker sembra essere la migliore sul campo. E non lo dico perché sono divenuta sua fan da pagina due, ma perché appare come un semplice dato di fatto. Prima di parlare di lei, tuttavia, vorrei gettare qualche pensiero sulla trama e su come la scrittrice ha gestito il tutto. Di per sé la trama è fluida e lineare. Non si ferma troppo su un dettaglio lasciando andare gli altri alla deriva. Ad ogni cosa è dato il giusto peso e credo che questo dia  equilibrio a tutto il romanzo. Per quanto dalla sinossi il romanzo possa sembrare ‘ semplice ’, trovo che, in realtà, il tutto sia stato articolato in maniera da non annoiare mai il lettore. Mi spiego: ogni vicenda è legata ad un altro con una sorta di catena. Avete presente le rime? Ecco, prendiamo uno schema di questo genere e invece delle rime, mettiamoci le vicende del romanzo: ognuna è collegata ad un'altra. 


In sostanza, la trama è accattivante proprio perché nulla viene lasciato a sé, ma a tutto viene data una spiegazione. È facile perdersi in questo tipo di romanzi. Sembra che tutto abbia una risposta, quando troviamo l'assassino, ma spesso ci fermiamo solo a quel punto che, a mio  parere, è solo la punta dell'iceberg. Venire a conoscenza di tutti i retroscena è, secondo me, la cosa più importante. In sintesi: la trama per me è stata sviluppata egregiamente, il libro mi ha presa, il ritmo è stato costante e mi ha permesso di immedesimarmi in più di un personaggio. 
‹‹Jason era rimasto paralizzato. Come se qualcuno gli fosse passato attraverso la pelle e gli avesse strizzato il cuore. Improvvisamente si sentì nudo.›› 
I personaggi meritano una menzione d'onore. Nel romanzo ci sono veramente tanti personaggi e nella mia esperienza di lettrice, tanti spesso vuol dire confusione. Ancora una volta sono stata felice nello sbagliarmi poiché l'autrice è stata capace di gestire ogni personaggio giocando su diverse sfaccettature. Lottie Parker, la protagonista, sembra quasi una versione più vecchia di me ( e mi fa paura! ) per certi versi. Certo, lei ha tre figli e io no, ma il suo modo di pensare e di agire mi è letteralmente entrato dentro, facendo sì che io fossi ancora più legata al romanzo. Personalmente anche con i figli, soprattutto Katie, ho avuto dei legami. Vedere il modo in cui si rapportavano alla madre mi ha ricordato come spesso mi rapporto io con i miei genitori. È stato quasi terrificante. A dirla tutta, credo sia un bene perché ciò vuol dire che Patricia Gibney si dimostra una valida scrittrice. Boyd è un elemento che ho apprezzato tanto. Non perché fosse una controparte maschile di Lottie, ma perché con il suo essere il suo esatto opposto, ha dato a Lottie tante opportunità. Non è stato solo un collega o un amico. Boyd è stato un meccanismo fondamentale nella crescita della detective che tanto mi è piaciuta. 
‹‹La mano di Boyd scivolò nella sua.››
Questo libro, in conclusione, mi è piaciuto tantissimo. Credo di poterlo consigliare a tutti, soprattutto a chi vuole avvicinarsi al genere per la prima volta. Credo abbia un approccio diverso e che, quindi, possa mettere a suo agio ogni lettore, nonostante i vari temi trattati. Ho apprezzato la traduzione di Newton Compton, non ho trovato grossi errori che mi abbiano fatta storcere il naso e persino la copertina è stata una gradita sorpresa. Insomma, questo romanzo per me è da premiare su tutti i fronti! Non vedo l'ora di sentire i vostri pareri, se lo avete letto o se avete intenzione di leggerlo!

Alla prossima, 

VOTO:

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