giovedì 26 gennaio 2017

Recensione: Fino all'ultimo battito - Lidia Ottelli






Titolo: Fino all'ultimo battito
Autore: Lidia Ottelli
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 20 dicembre 2016
Genere: New Adult
Prezzo: 2,99 €



Una sperduta cittadina del Kansas. Adam Wilson, ex rock star, bello da mozzare il fiato e arrabbiato con se stesso e con il mondo, è tornato qui perché sa che questa è la sua ultima possibilità per redimersi da una vita fatta di eccessi. Allison, invece, arriva a Coffeyville da Denver, con un bagaglio carico di segreti, in cerca di tranquillità e salvezza. Viene subito accolta dalla comunità e trova lavoro proprio nel pub di Adam. Lui e Allison sono così simili che non possono non fare scintille sin dal primo momento: litigano, si urlano addosso, e si desiderano da morire…



Quando fisso il foglio bianco senza sapere cosa scrivere non è mai un buon segno! 
Ho letto Fino all'ultimo battito due volte prima di scrivere le mie impressioni e non sono sicura di quali emozioni abbia suscitato in me.

Allison ed Adam sono due anime in pena con un bagaglio di esperienze piuttosto ingombrante e molto doloroso. Vivono la loro situazione in maniera opposta: Allison è una ragazza a tratti molto fragile, con un passato pieno di violenza e dolore che cerca di trovare il suo posto nel mondo. 
Adam è un capitolo, anzi lui è proprio un libro a parte: ti spiazza, ti prende, ti logora, ti fa incazzare di brutto, ti fa soffrire. A noi lettrici procura una grossa ulcera allo stomaco. Lui è “il bello e dannato totalmente stronzo che fa anche la rockstar maledetta” che tu non vorresti incontrare mai davanti al tuo cammino perché resteresti sicuramente fregata, in pratica la Ottelli ha messo tutti i cliché del bastardo in un unico personaggio per non farci dormire la notte! Come si dice sempre: meglio abbondare!
Lei mi fa perdere la ragione, mi fa toccare il cielo, e poi mi fa piombare all'inferno. Mi strappa l'anima. È come se quando sono con lei, tutto il resto non esista più.  E questo mi fa tremendamente incazzare. Non dovrei perdere il controllo. 
Contro un tale stronzo dal cuore di ghiaccio nessuna controparte avrebbe avuto vita facile, infatti a mio avviso Allison perde molto messa a paragone con Adam. Credo anche che questa scelta sia stata voluta dalla autrice, perché, mentre nel suo libro Odio l’amore, ma forse no la protagonista Samantha era letteralmente un uragano, Allison è molto più fragile e vulnerabile, frutto delle scelte sbagliate che fa fatto nel tempo, ha una gran paura di rivivere quel dolore che le ha lasciato addosso segni difficili da cancellare.
Ho una gran voglia di fuggire dai miei pensieri. Scappare e buttare tutto via. Come diavolo posso mantenere il controllo quando non sono nemmeno in grado di controllare me stessa?
Adam dopo la riabilitazione per i suoi problemi legati alla droga è tornato alle sue origini, non è più una rockstar ma vive mandando avanti il pub di suo padre, Allison trova rifugio in questo piccolo paese del Kansas e finisce col lavorare proprio nel pub di Adam. Tanto odio, tante scaramucce e di conseguenza tanto sesso. Adam è l’incarnazione del sesso: abbiamo moltissime scene di sesso bollente anche ad alta quota!
Lidia Ottelli è molto brava a rendere il nostro latin lover odiosissimo, egoista ed egocentrico. L’opposto di un gentleman per intenderci. E la nostra lei cosa fa? Ma naturalmente dopo una resistenza minima cade nella sua rete ben contenta di farsi acchiappare! Invece di voltarsi dall'altra parte e scappare a gambe levate. Come darle torto del resto, provate voi a resistere a cotanta prestanza fisica, cinismo e fascino maledetto. Dietro a tanto sesso ed apparente cattiveria si scopre il passato doloroso di Adam, la sua storia ed il perché di molti suoi comportamenti.
Perché non torna tutto come prima? Ringhio un’altra volta. Quando ricevo chiamate come questa, il mio passato torna a galla e mi mette di cattivo umore.Non posso pensare che lei sia lì per colpa mia. Mi maledico ogni fottuto giorno. Dovevo esserci io al suo posto.

Nonostante Fino all'ultimo battito risulti ben scritto e sia un libro da bollino rosso (cosa che adoro sia chiaro!), in alcuni passaggi non riesce a prendermi. La storia non è originale come mi aspettavo ed ogni tanto ho avuto quel senso di déjà-vu che con il precedente romanzo non avevo mai sperimentato. 

L'ambientazione mi è piaciuta molto, vado in brodo di giuggiole quando un romanzo è ambientato in qualche piccolo paesino sperduto, in questo caso si tratta di un paesino del Kansas. Mi piace perché tutti sanno tutto, l'interazione tra protagonisti e personaggi secondari salta all'occhio e i legami di amicizia, le parentele non sono mai come sembrano. Leggi di un personaggio e ti aspetti che ci sia dell'altro dietro, ed infatti in Fino all'ultimo Battito molte cose si comprendono solo alla fine del libro. 
Altro punto a favore è che Lidia sa parlare di sesso, non mi riferisco solo alle scene spinte, ti fa entrare nella scena ed è come tu fossi lì, quasi un terzo incomodo, a spiare e guardare, a volerne di più! 






VOTO:



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