giovedì 28 settembre 2017

Recensione: Il tramonto a Oriente - Michela Rossi

Buongiorno Lettori Accaniti!
Oggi sul blog abbiamo un'ospite speciale, la mia mamma! Se volete scoprire cosa ci fa qui e cosa ha da dirci su questo romanzo, continuate a leggere!







Titolo: Il tramonto ad Oriente
Autrice: Michela Rossi
Casa editrice: Libro Mania
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 255
Prezzo ebook: 0.99
Data d'uscita: 22 Maggio 2017


Una chiamata irrompe nella quotidianità di Alice Fossi, è sua madre che con voce tremante le chiede di andare subito a casa. Qualcosa di grave è accaduto. Tutte le porte dell'appartamento sono aperte e il vociare di sottofondo lascia intuire che la silenziosa routine del condominio è stata interrotta. Dov'è suo padre? E perchè tutta quella gente in casa loro? La madre non sa rispondere, invece la vicina, lucida e presente, le indica la cucina con occhi preoccupati. Suo padre è seduto su una sedia, ma con la testa riversa sul tavolo, una macchia di sangue che si allarga sul marmo bianco e una pistola a terra. L'eco di quello sparo si riverbera fino all'ultima parola del romanzo e sembra dare ad Alice la forza di mettersi in movimento.
Inizia così un viaggio da Carrara a Samal, nelle Filippine. Un viaggio di ricerca di verità spesso scomode sul padre e sul loro rapporto, ma in grado di aprire le prospettive di Alice e cambiarla per sempre.





Alice viene strappata dalla sua quotidianità dalla tragica morte del padre e, come in un film giallo, ripercorre a ritroso la vita del padre. Inizia così un’avventura per lei che da tranquilla impiegata che vive nella sua “bolla di protezione”, contro il giudizio di tutti, scava nella vita segreta di suo padre seguendo una tenue traccia che la porta in un altro continente, in un’altra cultura, con gente sconosciuta, dove scoprirà che nessuno è chi dice di essere. 

Da Carrara sua città natale, arriva quindi nell’isola di Samal una delle più piccole dell’arcipelago delle Filippine, dove il padre si è trasferito per alcuni anni prima di rientrare in Italia, ha comprato una casa e, forse, si è costruito una nuova famiglia. In questo viaggio Alice è accompagnata da un antico amore imperdonato che non riesce a considerare né amico né nemico. 

Cercherà nella figura di questo padre sconosciuto la parte di sé che si è perduta negli anni e che rischia di non trovare mai più.
La protagonista torna a Carrara con tanti dubbi, poche certezze, troppi misteri.
A questo punto del romanzo c’è un breve inciso, in un capitoletto viene raccontata la vera storia vissuta dal padre che spiega alcune trame e ne complica altre fino al suo tragico suicidio.

Alice riprende il suo narrare, il finale dopo tanta suspense ci stupirà, ma darà ad Alice la chiave di lettura per cambiare la sua vita per sempre.
 

Tutto il libro si snoda intorno alla personalità di Alice, che è senz’altro il personaggio principale. Alice in prima persona dipana la storia, descrive i personaggi a poco a poco, così come lei li incontra e li vive. A volte la percezione che noi lettori abbiamo dei vari personaggi non è la stessa di Alice, vorremmo intervenire, consigliarla, spronarla, fermarla nei suo rapporti con loro. Ma assistiamo impotenti alle sue scelte, ai suoi dubbi, alle sue fragilità, alla sua ricerca della verità ad ogni costo. Teo, Egidio, Karl con la moglie Lily, Gustav con Albert e Katherine e la misteriosa Marjan con il piccolo Maloy, ognuno di loro con una propria personalità e un proprio ruolo nel puzzle che Alice tenta di ricomporre, ma che solo nelle ultime pagine, troveranno l’esatta collocazione in un finale imprevedibile.

Ho letto questo libro perché mi ha incuriosito il titolo, non avevo grosse aspettative, mi sono detta: copertina intrigante chissà come era lo stile….  

Il libro inizia subito con un colpo di scena e con tale ritmo continua fino all’ultima pagina. Ti lascia col fiato sospeso e non è mai scontato né prevedibile neanche nella storia fra Alice e Teo. 
Il problema è che, seppur breve,  vorresti leggere questo libro tutto d’un fiato per sapere come finisce e devi vincere la tentazione di leggere il finale per capire com’è andata…. 
Lo stile a volte è un po’ ridondante nei termini, salta alcuni passaggi temporo-spaziali, ma si fa perdonare nell’incalzare della storia e nelle continue scelte inattese.
La scrittrice alla fine ci dice che non è tutto frutto della sua fantasia, che l’ispirazione nasce da storia vera, della sua famiglia e questo rende il libro ancora più vero ed incredibile; vorrei sapere il seguito, cosa accade, ma forse Alice non ha ancora finito di scoprirsi…..


Consiglio questo libro a chi ha voglia di passare qualche ora piacevolmente, stanco delle solite storie prevedibili e scontate, senza tralasciare i sentimenti e le emozioni.

Mamma Chiara


VOTO:



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