martedì 21 febbraio 2017

Recensione: Prima che sia l'alba - Laura Pellegrini






Titolo: Prima che sia l'alba
Autore: Laura Pellegrini
Editore: Self Published
Data di pubblicazione: 
9 Gennaio 2017
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: 2,99 

La serie:
1. Prima che faccia buio
2. Prima che sia l'alba
“Siamo fatti di carne e limiti, di amore e cellule. Siamo fatti di ossa, lacrime e sorrisi, le stesse che gli ho regalato, gli stessi che lui mi ha donato.”Questa è la storia di un amore. È la storia di uomo e di una donna, di due missioni differenti e di due vite che divengono una. È la storia di Gianluca e Manaar, un soldato e un medico volontario. Questa è la loro vita, questa è la loro storia.“Perché l’amore non è solo battiti di cuore e farfalle. L’amore è darsi, l’amore è perdersi, l’amore è fidarsi, malgrado il dolore, malgrado le ferite, malgrado i denti che affondano nella tenera carne del cuore. Amare non significa essere immuni, amare significa aprire se stessi e rischiare.”



La ragione sta sempre nel mezzo.



Scrivere di sentimenti e d’amore in maniera non melliflua non è cosa per tutti. Avere il dono di traslare sulla carta sensazioni ed emozioni è una caratteristica che appartiene a pochi autori.
Laura Pellegrini è la prova che tutto questo può avvenire in modo superlativo.
Ogni riga è poesia allo stato puro. Più leggevo le pagine e più sentivo la necessità di volerne ancora. Un romanzo che ha creato una forte dipendenza. Dipendenza dalle parole ben scritte, da personaggi così ben strutturati e introspettivi da sembrare reali.
Piove acqua e parole, lacrime e sangue. Piovono ricordi, piovono immagini, e quell'acqua mi entra dentro pur non toccandomi, si infiltra nei pori, tra i capelli, nelle vene e poi nel cuore dove allaga camere, stanze vuote, buio e silenzio. Allaga rimorsi e rancori, pensieri e paure, così mi siedo sconfortato su un divanetto, nella penombra di ciò che di me è rimasto.
Gianluca e Manaar si amano. Si perdono e si ritrovano. Il soldato tutto d'un pezzo e la bella dottoressa.  
Un amore totalizzante, forte e determinato a superare gli ostacoli che la lontananza forzata mette loro davanti costantemente. Sono anime che si rincorrono nonostante i tanti chilometri che li separano, nonostante le ombre delle parole non dette che inevitabilmente minano il loro equilibrio come coppia.
Manaar è l’empatia. Forte e fragile in egual misura. Convinta, come molte donne, di non bastare al suo uomo. Questo equivoco è l’origine di tutto. Del dolore, della sofferenza e del riscatto.
Gianluca/Skyfall è la forza. Predominante e granitico. Un uomo tutto d’un pezzo che cade in tentazione, cede alle lusinghe della carne. Un soldato con una volontà di ferro che in un momento di debolezza perde la lucidità.
Io dentro, lei fuori, un vetro in mezzo come la verità scomoda che le ho detto. Ma non è più tempo di fuggire. Non è più tempo di non guardarci negli occhi. Ora è tempo di urlare e gridare, se servirà, è tempo di parlare e toccarci, di riconoscerci per quelli che siamo, quelli che vogliamo essere...
Prima che sia l’alba è un componimento poetico che parte con un adagio e poi in seguito cambia, arrivando alla parte più esplosiva, più dolorosa, che a sua volta cede il passo alla parte più intimista ed introspettiva per entrambi i protagonisti. Gianluca deve prendere atto di essere solo un uomo, accettare di aver commesso un grave errore e vivere con questo senso di colpa senza esserne divorato. 
Manaar ha il compito, a mio avviso, più difficile cioè quello di perdonare o meno il suo carnefice. Gettarsi alle spalle il tradimento e guardare avanti è una scelta molto coraggiosa anche se ad una prima lettura possa sembrare indigesta. 
Lo dico da donna, perdonare i limiti del proprio uomo, accettare le sue debolezze non è cosa da poco. Affatto. 

Laura Pellegrini è stata molto audace nel parlare ancora di Manaar e Gianluca, la loro struggente storia era stata raccontata in Prima che faccia Buio. Sembrava non ci fosse niente altro da scrivere, due cuori solitari si erano ritrovati ed amati in una zona di guerra e nonostante l'orrore e le situazioni al limite che vivevano ogni giorno, avevano deciso di stare insieme. 
Semplice? Per niente. Prima che sia l'alba è un viaggio nella loro quotidianità, quando sono entrambi lontani, quando la paura di perdersi è più forte. Quando l'amore è appeso ad un filo precario fatto di piccole telefonate, di promesse, di ricongiungimenti futuri.

Manaar e Gianluca sono esseri imperfetti che nella loro imperfezione sono dannatamente perfetti. 
Ho sofferto insieme a loro, mi sono disperata, mi sono immedesimata in quel rapporto così passionale e vero, ho odiato Gianluca con tutta me stessa, ho bramato il lieto fine. 
E se non avete ancora letto questo capolavoro, vi invito a farlo!



E balliamo. Balliamo così, attaccati, indissolubili, amanti imperfetti, amanti dannati. Balliamo e lei smette di piangere. Balliamo e lei mi guarda. Le regalo i miei occhi, le regalo un mio timido sorriso, la sicurezza di esserci, la presenza, le mie braccia forti.

VOTO:



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